ANNO 14 n° 111
Scaramuccia: “10 assessori sono troppi''
Fracassini: “Non busso alla porta del sindaco, vado se invitato”
06/09/2012 - 04:00

VITERBO – “Marini ha la porta aperta? Non vuol dire necessariamente che tutti coloro che bussano sono graditi, e solitamente non vado dove non sono invitato”. Così Antonio Fracassini, che dal Pdl ha costituito il gruppo Alleanza per Viterbo insieme a Marcucci e Bracaglia, commenta la disponibilità al dialogo dopo le dimissioni presentate ieri mattina dal sindaco. Ma è l’unica battuta polemica che il consigliere comunale concede. Per il resto solo rivendicazioni, puntigliose, su quanto già detto in consiglio comunale, al momento del voto negativo al bilancio: “azzeramento della giunta e coinvolgimento nelle scelte”.

“Per quanto riguarda l’Imu – dice Fracassini – il sindaco stia tranquillo, nessuno, io e lui compresi, è il salvatore della Patria. Ma votare un bilancio blindato e imposto senza una discussione- incalza – questo proprio no”.

Chi invece sembra scommettere sulla risoluzione della crisi è il segretario provinciale de La Destra, Andrea Scaramuccia: “Credo che anche Marini – dice – sia consapevole che i margini per giungere a un accordo siano diventati più ampi. Certo – specifica – ora dovrà verificare la situazione complessiva, anche perché se si deve ripartire, lo si dovrà fare senza tentennamenti fino al termine della legislatura”.

Ma tra il dire e il fare c’è la riduzione dell’addizionale Imu e il dimagrimento della giunta che, almeno secondo quanto propone La Destra, dovrà passare da 10 a sei assessori.

“Per quanto riguarda gli assessori – conferma Scaramuccia - la nostra proposta è stata ed è chiara. E non regge neanche il discorso di una giunta a costo zero. Sbagliatissimo pensare di lavorare gratis per il bene della città; se passa questo principio significa che d’ora in avanti l’assessore potrà farlo solo chi è ricco di suo. Detto questo, la nostra valutazione è politica: troppi per Viterbo dieci apparati, che poi si traducono in dieci centri di potere e di interessi. Per la città ne bastano sei”.

“Per quanto riguarda l’Imu, le nostre perplessità non riguardano la prima casa ma tutti gli altri immobili, attualmente al 9.3 per mille: un’addizionale che bisogna limare quanto più possibile. Penso che ci riusciremo. Ma le nostre proposte, su cui peraltro si è data poca visibilità – continua Scaramuccia – riguardano anche una diversa impostazione nella gestione del verde pubblico, che va dal fatto di dare la possibilità di aprire dei chioschi di servizio in alcune zone della città chiedendo in cambio anche l’impegno a tenere pulita l’area, oppure di affidare le rotatorie agli sponsor”.

“Vogliamo parlare poi di impiegare il personale del Comune con più razionalità? – dice ancora Scaramuccia, elencando le proposte de La Destra -. Essendo forse l’unico politico che quando gli serve qualcosa passa attraverso gli sportelli – spiega -posso portare la mia esperienza fresca fresca: un’ora e mezza di fila per fare la carta d’identità. Ovviamente la colpa non è stata dell’unica impiegata addetta al servizio”.





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