ANNO 14 n° 116
Scaramuccia (La Destra): “Ho visto Marini, sono più fiducioso”
01/09/2012 - 04:00

VITERBO – Andrea Scaramuccia e Giulio Marini si sono incontrati. “Non mi pare – dice il segretario provinciale de La Destra – che ci sia stata, da parte di Marini, una chiusura totale come era avvenuto nei giorni indietro. Ora sono più fiducioso sull’esito positivo della crisi”.

Dunque la crisi in Comune potrebbe avere vita breve. Come già anticipato ieri, al di là della tregua e del silenzio di facciata, le componenti continuano a dialogare. Cosicché all’inizio del nuovo “anno viterbese”, vale a dire “dopo Santa Rosa”, potrebbero già essere state gettate le basi per un nuovo accordo di maggioranza.

“Il dialogo non si è mai spezzato – conferma ancora Scaramuccia – ci siamo visti un paio di volte e, in particolare nelle ultime ore, con Marini abbiamo avuto entrambi la possibilità di fare un discorso complessivo. Credo che a questo punto il sindaco abbia tutti gli elementi per decidere e per risolvere la crisi. Per quanto ci riguarda – spiega il segretario provinciale de La Destra – siamo convinti che sia giunto il momento di guardarci tutti in faccia, aggiustare il tiro e procedere nell’azione amministrativa”.

Insomma, per dirla con il sindaco, che si affidava alla copatrona di Viterbo perché le facesse tornare la volontà di andare avanti in Comune, Santa Rosa potrebbe già aver iniziato ad elargire i suoi effetti.

“Oggi – esplicita ancora il suo concetto Scaramuccia – sono più ottimista. Nelle ultime ore ci siamo confrontati a lungo e fondo con il sindaco e non ho trovato la sua chiusura totale, come accaduto nell’ultimo periodo. Sia ben chiaro: – precisa - le nostre proposte sono sempre le stesse, noi non cambiamo linea. Sta ora a Marini metabolizzarle”.

“Non che ci sia la strada spianata – riprende Andrea Scaramuccia - ma la sensazione è che qualcosa si stia muovendo. Del resto il disaccordo non è politico ma solo amministrativo, superabile con la volontà di tutti”.

A proposito di divergenze politiche, nelle ultime ore è scoppiata in tutta la sua potenza la contrapposizione tra Marini e Gabbianelli. Il tema delle società partecipate, pare di capire, è il fuoco che ha covato sempre sotto le ceneri dei loro rapporti. Voi come vi ponete?

“Credo che su questo tema il sottoscritto sia stato sempre coerente: contro le partecipate, con tanto di voto contrario. Non a caso non sono mai stato sfiorato da vicende giudiziarie sull’argomento. Vorrei perfino dire che era fin troppo ovvio che queste società andassero a finire così, bastava guardare cosa succedeva in tutta Italia dove le avevano messe in piedi. Resto della stessa idea: le partecipate sono buchi senza fondo. Non credo però che il punto sia dar ragione a Marini o a Gabbianelli. Tutto i consiglieri del Pdl, invece, dovrebbero ripensare alle loro scelte e probabilmente fare un po’ di autocritica”.

Crede davvero che Gabbianelli si ritiri dalla scena politica?

“Sì, credo di sì. A me lo disse due mesi fa”.

 

 

 





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