ANNO 14 n° 116
Scandalo Asl, 2 nuovi licenziamenti
Sospesi, senza retribuzione, anche altri sei indagati dalla procura
27/05/2017 - 08:26

VITERBO - Scandalo furbetti del cartellino a Belcolle: arrivano due nuovi licenziamenti e altri provvedimenti disciplinari per il personale coinvolto nell'inchiesta.

Dopo il licenziamento dell'infermiera Stefania Gemini, preceduta dalla dirigente Tiziana Riscaldati, e le sospensione di 9 dei 23 dipendenti indagati per assenteismo e truffa ai danni dello Stato, ecco che l'Asl di Viterbo mantiene la parola data e va giù duro con il resto dei suoi impiegati infedeli.

Alla luce degli atti e dei documenti trasmessi dalla procura, la dirigenza ha deciso, con una delibera del 24 maggio, la risoluzione del contratto della dott.ssa Laura Taschini e della dott.ssa Maria Rita Guitarrini. La prima, secondo quanto si legge nella delibera, avrebbe timbrato 3 volte il badge di entrata/uscita di una collega, assente dal lavoro, facendosi restituire il favore con ben 19 timbrature alterate, per un totale di 15 giornate. La seconda avrebbe invece timbrato 34 volte i cartellini di due dipendenti e di una dottoressa, impegnati a fare altro rispetto al lavoro per cui venivano pagati, che hanno ricambiato in 4 occasioni.

L'Asl ha inoltre emesso la sospensione dal servizio, senza retribuzione, per altri 6 degli indagati dalla procura a seguito delle indagini della Guardia di Finanza.

Gaetana Benedetti, sospesa dal servizio senza retribuzione per 3 mesi.

Ivrio Belano, sospeso dal servizio senza retribuzione per 1 mese.

Teresa De Siena, sospesa dal servizio senza retribuzione per 3 mesi.

Raffaele Pellecchia, sospeso dal servizio senza retribuzione per 3 mesi.

Francesco Caprini, sospeso dal servizio senza retribuzione per 3 mesi.

Renato Mastrocola, sospeso dal servizio senza retribuzione per 6 mesi.

Nessuna sospensione invece per U.B.: a seguito del procedimento disciplinare il dipendente è stato indicato ''non punibile''.

L'azienda sanitaria, intanto, vista la ''grave difficoltà nell'assicurare i livelli essenziali di assistenza'' nel reparto incriminato di immunologia e trasfusioni, ha indetto un bando per il conferimento di due incarichi a tempo determinato. La speranza dei dirigenti, e dei cittadini soprattutto, è di poter tornare al più presto alla normalità. Anche se forse, vista quella che era la ''normalità'' nel centro trasfusionale, sarebbe meglio augurarsi qualcosa di diverso.





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