ANNO 14 n° 88
Sarà una giunta under 30, il sindaco vuole sei assessori “a tempo pieno”
Oggi l’annuncio del sindaco Marini, verso le conferme di Muroni e Ubertini
25/09/2012 - 04:00

VITERBO – Dovranno essere assessori a tempo pieno e, nel loro insieme, essere “garanti” e rappresentativi della (ri)costituenda maggioranza. In sostanza la nuova formazione assessorile dovrà uscire da un patto di ferro tra i sedici consiglieri che hanno sempre sostenuto Marini e le altre due componenti che hanno votato contro il bilancio e aperto la crisi in Comune, ovvero Alleanza per Viterbo (Fracassini, Marcucci e Bracaglia) e La Destra.

Il tempo è poco. Oggi scade il termine ultimo in cui il sindaco può ritirare o confermare le dimissioni, ma i giochi sono ormai fatti. Marini, dopo aver accettato dai suoi fedelissimi il mandato “perlustrativo”, ha sciolto i nodi e stamattina, dopo aver ritirato le dimissioni, annuncerà la nuova giunta.

Si ricomincerà dunque con sei assessori, venendo incontro alle richieste di Alleanza per Viterbo e La Destra. Ma sui nomi non c’è ancora nulla di definito. Il sindaco si è limitato soltanto, per ora, a indicare il metodo con cui saranno assegnate le deleghe: tempo pieno e rappresentatività.

Il tempo pieno, avrebbe spiegato Marini ai suoi, si rende necessario proprio per la diminuzione degli incarichi, In sostanza, trovandosi nella necessità di dimezzare gli assessori, si dovrà agire sull’accorpamento degli assessorati. E ciò significherà, per chi verrà nominato, avere molto più tempo per occuparsi del Comune.

La rappresentatività della giunta, il secondo criterio indicato dal sindaco, dovrebbe fare in modo di uscire con un esecutivo in cui tutti i gruppi della nuova maggioranza si sentano garantiti. In una parola: votare il bilancio senza più assilli, patemi, dubbi e imboscate.

Ma ci sarà una terza traccia che il sindaco pare stia seguendo e che, a sorpresa, annuncerà oggi: una giunta under 30.

Non sarà proprio una rottamazione, ma l’idea è di portare “aria fresca” in Comune sembra essere tra le sue priorità. Ma se in questo momento la versione più gettonata, a torto o a ragione, del concetto di “aria fresca” in politica risiede nell’abbassamento dell’età anagrafica per chi ricopre posti di potere, i più maligni fanno già osservare come, a loro modo di vedere, il sindaco abbia escogitato un astuto escamotage per togliere di mezzo qualcuno.

Ma su quel “qualcuno” c’è ancora riserbo e incertezza.

E allora non resta che ragionare sulla “griglia”: tempo pieno, rappresentatività e under 30.

In base a questi parametri dovrebbero già essere fuori Galati, Bartoletti e Russo. Contardo e Zucchi rischierebbero grosso, mentre Muroni e Ubertini vengono dati per sicuri riconfermati. Certo, potrebbe esserci qualche “fuori quota”, ma a volte, e forse ancor più con i tempi che corrono, basta il pensiero.

Non ci sarebbero assessori indicati, almeno formalmente, da Alleanza per Viterbo né da La Destra.

Tutta da decifrare e da scoprire la situazione legata a Chiara Frontini. La giovane assessore avrebbe tutte e tre le caratteristiche per essere riconfermata, ma non gode della simpatia (politica) di Fracassini e soci che sulla sua esclusione, se non una “guerra santa”, hanno fatto quantomeno una “battaglia” che, molto più laicamente, si è combattuta sulla disputa tra chi fosse il vecchio e chi il nuovo, a prescindere dall’età anagrafica. Ma proprio il concetto di rappresentatività potrebbe alla fine giocare a favore della Frontini, considerando che sarebbe la persona giusta per impersonificare l’ala rotellina a Palazzo dei Priori.

“Sono ottimista sull’esito positivo della crisi – ha intanto commentato Scaramuccia – credo che il sindaco ritiri le dimissioni e prosegua con il suo mandato”.

“Dopo l’ok di Marini alle nostre richieste lo scenario è cambiato. – ha spiegato ancora Scaramuccia - La Destra è riuscita a far passare il concetto che l’amministrazione deve essere vicina ai cittadini, soprattutto in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo. Adesso – ha concluso - sarà compito degli amministratori stare vicini alla cittadinanza, lanciare iniziative che i viterbesi possano apprezzare e trattare temi importanti quali occupazione, sviluppo della città e verde pubblico”.

 





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