ANNO 14 n° 79
Santolamazza provoca, tifosi infuriati
L'allenatore del Cynthia, alla fine, filma la delusione della tribuna centrale
24/04/2016 - 17:36

di Andrea Arena

VITERBO – Il danno ci può anche stare, perché il calcio gira così, in certe domeniche bastarde. Ma la beffa, la beffa quella no. Alla fine del 3-3 tra Viterbese e Cynthia, un pareggio che rimanda di una settimana i discorsi trionfali per i padroni di casa gialloblu, ecco l’episodio brutto. Autore, l’allenatore dei castellani Romolo Santolamazza, ex portiere della Roma ai bei tempi, ma visto anche nella Tuscia come giocatore prima e allenatore poi. E sopratutto omonimo di un personaggio dell'indimenticabile film di Carlo Verdone ''Compagni di scuola''.

Bene, invece di festeggiare insieme ai suoi il risultato – che comunque non salva il Cynthia, che si dovrà giocare la salvezza nelle ultime due giornate – l’allenatore si mette a filmare col suo cellulare la tribuna centrale dello stadio Rocchi, e soprattutto le facce mica allegre dei sostenitori della Viterbese. I quali già erano delusi dall’arbitraggio (due rigori per il Cynthia nei primi minuti di gioco) e che hanno interpretato questo filmato improvvisato come una provocazione bella e buona. Che certo non è lecito aspettarsi da un allenatore, seppure un allenatore di una squadra dilettantistica.

Su Santolamazza è piovuto qualche oggetto, e si sono sprecate le offese. La contestazione non è sfociata in qualcosa di peggio soltanto per la civiltà dei tifosi della Viterbese, che hanno trattenuto la loro rabbia, insieme al servizio d'ordine impeccabile come al solito. L'impressione è che se tutto ciò fosse successo altrove, su un altro campo al sud, ora staremmo a parlare di conseguenze peggiori.

Sono stati gli stessi giocatori del Cynthia, evidentemente più saggi del loro tecnico, a portarlo via dal campo. La speranza è che gli ufficiali della Lega Nazionale Dilettanti (che al Rocchi erano presenti) abbiano preso nota di tutto e che segnalino l’inconcepibile comportamento di Santolamazza agli organi di giustizia sportiva.

Da registrare che gli animi erano molto surriscaldati anche nello spogliatoio, alla fine del match. Il clima in casa gialloblu resta teso, con il patron Piero Camilli e il presidente Vincenzo a lungo a colloquio, da soli sul campo.






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