ANNO 14 n° 89
Santissimo Crocefisso di Castro: chiusura del pellegrinaggio 2016
Con la fiaccolata alla presenza del vescovo, del sindaco e dei tanti fedeli presenti
24/09/2016 - 15:44

 

ISCHIA DI CASTRO – Giovedi 15 settembre alle ore 21.00 con la fiaccolata verso il Santissimo Crocefisso, alla presenza del Vescovo di Viterbo Mons. Lino Fumagalli, del sindaco del Comune di Ischia di Castro Dr. Salvatore Serra, di Don Luigi Fabbri Vicario Generale del Vescovo e Rettore del Santuario, di Don Rossano Eutizi, Parroco di Ischia di Castro, dei rappresentanti della Arciconfraternita del Gonfalone Madonna del Carmelo Ardim Viterbo e dell’Unitalsi di Ischia di Castro, insieme a moltissimi fedeli, si è svolta la cerimonia religiosa di chiusura del pellegrinaggio.

Con la suggestiva processione, illuminata dalle fiaccole portate dai fedeli, in un attento e partecipato momento di preghiera, è stata celebrata la fine del pellegrinaggio presso il Santuario che in occasione del Giubileo Straordinario della Misericordia indetto da Papa Francesco per il 2016, è stato scelto dal Vescovo, Mons. Lino Fumagalli, come luogo dove poter accogliere il dono dell’Indulgenza Giubilare attraverso l’apertura della Porta della Misericordia.

Nell’occasione il gruppo Unitalsi di Ischia di Castro, coadiuvato dai portatori di immagini sacre dello stesso comune, ha provveduto a riportare presso il Duomo di S. Ermete l’effige della Madonna di Loreto che ha sostato dal mese di Giugno presso il Santuario per la felicità di tutti i fedeli a lei devoti.

Il sindaco Dr. Salvatore Serra e tutta l’Amministrazione comunale insieme all’intera popolazione nutrono una profonda devozione verso il Santissimo Crocefisso di Castro che è da sempre uno dei tesori storici più importanti del nostro territorio e un punto di approdo fermo per ogni fedele.

Un esempio è il gruppo volontari della Protezione Civile di Ischia di Castro che da giugno a settembre garantisce con la sua presenza e il suo servizio un’assistenza professionale a tutti i fedeli che transitano presso il Santuario e che in questa occasione serale ha messo a disposizione le proprie attrezzature per l’illuminazione del piazzale antistante la Chiesa.

L’amministrazione Comunale ogni anno esegue con il proprio personale, interventi di mantenimento e di recupero continui, per garantire l’accesso e lo stazionamento dei fedeli, oltre che la bonifica dai vari nubifragi che si sono susseguiti negli anni passati.

Il Santuario di Castro con i migliaia di pellegrini provenienti da tutti i paesi e regioni limitrofe, è da sempre uno dei luoghi di culto religioso più importanti della provincia e merita tutto il nostro impegno ed attenzione, oltre ad una sincera devozione. Per questi, e tantissimi altri motivi, nel rispetto del recupero e della salvaguardia delle nostre radici e tradizioni, continueremo a coltivare questo raro e bellissimo “fiore” nato nella meravigliosa Tuscia.

La storia: Il modesto santuario del Santissimo Crocifisso è situato sulla Via Castrense, poco lontano dalle rovine della cittadina di Castro, rasa al suolo durante la famosa “Guerra di Castro”.

Una leggenda narra che i soldati che demolirono Castro, poco fuori di quella che era stata la porta del ghetto, risparmiarono un masso a forma di parallelepipedo triangolare che, sulla facciata rivolta a mezzogiorno, aveva dipinta l’immagine del Crocifisso. Sulle altre facciate erano dipinte la Madonna del Carmine – e S. Antonio da Padova. Il masso si trovava al centro di un trivio, sicché da ognuna delle strade si poteva vedere una delle nicchie dipinte. Nonostante i ripetuti tentativi, i soldati si trovarono impossibilitati da una misteriosa forza ad eseguire il loro sacrilego compito.  L’episodio fu interpretato come evento miracoloso presso la popolazione locale, e il luogo divenne meta di devoti pellegrinaggi.

Nel 1747, a parziale protezione del masso triangolare del Crocifisso di Castro, venne costruita una piccola cappella ed un altare. Ma solo nel 1870, visto il grande afflusso di fedeli, venne eretto un edificio di semplice architettura: quattro pareti sostenenti un tetto a una capriata. Nel 1967 il Santuario fu ulteriormente ampliato: fu aperta la cantoria di prospetto all’altare e completato l’edificio annesso al Santuario  per ospitare la moltitudine di devoti che affolla il sacro luogo nel corso dal mese di giugno.






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