LIVORNO - La parrocchia di Santa Rosa, cuore del quartiere La Rosa di Livorno, ha celebrato il nome della sua patrona, ovvero Santa Rosa da Viterbo, e i primi cinquant'anni di vita della chiesa. Messa gremita, quella di domenica scorsa, che ha richiamato il coinvolgimento di numerose persone: tanti giovani, moltissimi i bambini, accompagnati dai loro genitori, diversi animali e la mascotte della chiesa, il cane Miska.

A celebrare la funzione, insieme a padre Maurizio De Santis (conosciuto come padre Nike per l'abitudine di indossare scarpe da ginnastica, ndr), è stato il cardinale Giovanni Battista Re che, più volte durante l'omelia, ha ricordato la breve vita di santa Rosa e ha richiamato il ruolo della parrocchia come centro di aggregazione.

Il fine settimana ricco di evangelizzazione è iniziato venerdì alle 21.30 con il concerto dei Boanerghes, che suonano e cantano rock il messaggio di Gesù, è proseguito sabato alle 21 il concerto di Giosy Cento ed è terminato domenica con la messa celebrata dal cardinale Giovanni Battista Re, una delle figure emblematiche della chiesa.

Questo anno per i fedeli è stato possibile un altro gesto molto significativo: acquistare le Rose di Santa Rosa, realizzate e benedette dalle suore del monastero di Viterbo. Cinquecento rose che la comunità ha portato nelle proprie case e il cui ricavato sarà distribuito alle suore e in altre attività di solidarietà. Cinquecento rose e cinquecento rosette, i panini benedetti che sono stati distribuiti ai fedeli. Il cardinale Giovanni Battista Re nella sua omelia ha sottolineato come la parrocchia sia il punto di riferimento della fede e della vita cristiana del quartiere, il punto di socializzazione e aggregazione e ha esortato i fedeli ad amare la parrocchia e all’impegno nella comunità. Una messa domenicale caratterizzata dall’atmosfera della festa, della partecipazione e della solidarietà.