ANNO 14 n° 110
Sanitą - Assunzioni,
Viterbo, tagliata fuori
Nelle strutture sanitarie mancano
circa 250 tra medici e infermieri
04/07/2015 - 00:02

VITERBO - Semaforo verde per nuove assunzioni della sanità laziale: cinque strutture del sistema sanitario regionale sono state autorizzate con decreto firmato dal governatore Nicola Zingaretti a procedere all’assunzione a tempo indeterminato di trentasette unità di personale tra medici e infermieri. Una mini rivoluzione, verrebbe da pensare. Della quale non beneficerà, però, Viterbo. Eppure, sul fronte personale, la situazione e particolarmente critica: negli organici mancano circa 250 tra medici e infermieri. 

Le aziende ospedaliere interessate sono infatti quelle del San Giovanni Addolorata e del Policlinico Umberto I nella capitale, mentre le Asl sono quelle della Roma G (Tivoli-Monterotondo), Frosinone e Rieti. Nessuna assunzione in arrivo, dunque, nelle strutture viterbesi.

''Le assunzioni concesse in deroga - spiega Zingaretti – sono quelle strettamente necessarie a garantire la piena funzionalità di servizi essenziali e a colmare vuoti di organico di personale sanitario, in modo da continuare a fornire ai cittadini un’assistenza di qualità''.

Zingaretti ha poi sottolineato che le assunzioni a tempo indeterminato ''sono una buona notizia che mi fa particolarmente piacere comunicare, perché porta con sé stabilità di lavoro e dunque possibilità di sviluppare un concreto progetto di vita su basi abbastanza solide, a giovani medici, infermieri, tecnici radiologi e alle loro famiglie''.

La notizia che le strutture di Viterbo siano rimaste fuori dal progetto ha ovviamente scatenato subito critiche. Su tutte quelle di FondAzione che, in una lettera firmata dal responsabile del Dipartimento Sanità Roberto Tallotta, replica al presidente della Regione: ''Lo sa il presidente Zingaretti quanti infermieri, negli ospedali viterbesi, sono andati in pensione e mai sostituiti? Quando il governatore del Lazio parla di 'buona notizia per le assunzioni a tempo indeterminato', dovrebbe rivolgersi anche ai numerosi 'precari' della sanità viterbese che, da anni, svolgono diligentemente il proprio ruolo professionale, nonostante le preoccupazioni per la loro condizione di instabilità lavorativa''.






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