ANNO 14 n° 110
Sanitą, salta il consiglio
straordinario, in aula
soltanto i fioroniani e i civici
22/09/2016 - 18:11

VITERBO - (ni. sa.) Niente consiglio comunale sulla sanità: manca il numero legale. In maggioranza assenti i cosiddetti (ex) dissidenti, compreso il capogruppo: si presentano i fioroniani e gli esponenti delle liste civiche; le opposizioni sono in aula, ma fanno due conti e decidono di non rispondere all'appello. Pronta ad intervenire e a fornire spiegazioni anche Daniela Donetti, direttore generale della Asl di Viterbo, che aveva in un primo momento declinato l'invito a partecipare per altri impegni. Dei quali evidentemente si libera, ma lo sforzo è vano: tutti a casa senza nemmeno iniziare.

La festa appena cominciata è già finita? E chi lo sa... Certo è che al primo gomito in qualche modo pericoloso, la maggioranza si sfalda nuovamente. Seduta stante, tre consiglieri di stretta osservanza fioroniana (Daniela Bizzarri, Aldo Fabbrini e Martina Minchella) convocano una conferenza stampa per spiegare la loro posizione. 'Si dovevano discutere di problemi che interessano tutti i cittadini - attacca Minchella - a partire dallo stato dell'arte sul completamento dell'ospedale di Belcolle. E ancora sulla situazione degli edifici pubblici riguardo alle norme antisismiche e antinfortunistiche. Mi pare che si tratti di argomenti importanti e di pubblico interesse. Ci accusano sempre di lavorare sulle emergenze e mai sulla programmazione, e quando si può parlare di progetti futuri, non si presentano. Un comportamento incomprensibile e ingiustificabile'. 'Un gravissimo sgarbo istituzionale verso la dottoressa Donetti - rincara la dose Bizzarri - senza motivazioni reali. La maggioranza non ha mai fatto mancare il numero legale nei consigli straordinari chiesti dalle opposizioni: d'ora in poi, per quanto mi riguarda, non parteciperò più a sedute di questo genere convocate dalle opposizioni'. 'Non mi nascondo dietro un dito - conclude Fabbrini - perché è evidente che c'è stato un problema al nostro interno, ma anche il comportamento delle minoranze mi sembra incomprensibile di fronte a tematiche di carattere generale sulle quali non hanno ragione di essere le differenze politiche'.

Riscoppia l'eterna diatriba tra fioroniani e panunziani vari? E' probabile e i prossimi sviluppi chiariranno meglio le posizioni. Dalla minoranza solo due battute: 'Fate pace con voi stessi prima di rivolgersi a noi. E poi perché non ce lo avete chiesto di mantenere il numero legale?'. Sottigliezze linguistiche e classico gioco delle parti. Domani è un altro giorno.






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