ANNO 14 n° 111
''Salvate mia moglie e mio figlio''
Le parole di Lucio Bastiani gravemente ferito nel rogo del suo pulmino
07/02/2018 - 07:09

VITERBO - ''Mettete in salvo mia moglie e mio figlio''. Sarebbero state queste le parole pronunciate da Lucio Bastiani, rimasto gravemente ustionato nel rogo del suo pulmino finito fuori strada lunedì pomeriggio, prima di essere trasportato in elicottero all’ospedale di Belcolle e poi al Sant’Eugenio di Roma dove tutt’ora sta lottando tra la vita e la morte.

Le poche parole pronunciate ancora sotto choc, prima di perdere conoscenza, sono state sufficienti alla procura di Viterbo - il magistrato è il pm Eliana Dolce - ad escludere, per l'identificazione, l’esame del dna sui resti dei cadaveri.

Nonostante la raccomandazione di Lucio Bastiani, quando sono arrivati i soccorritori per Anna Montanari, 77 anni, la moglie che viaggiava accanto a lui, e per Luca, il figlio disabile di 51 anni nel sedile posteriore, non c’è stato nulla da fare. Sono morti nell’incendio nel pulmino.

Intanto proseguono le indagini della polizia stradale per fare luce sulla dinamica e per chiarire la circostanza secondo cui nel retro del pulmino era presente una tanica di benzina. In particolare c’è da capire come il mezzo, diesel, condotto da Lucio Bastiani sia finito fuori strada - forse per una brusca sterzata, forse per schivare un animale - e come abbia preso fuoco. Pare che il pulmino non procedesse a velocità sostenuta. Ad alimentare il rogo anche la tanica di benzina che era trasportata nel retro insieme ad altri attrezzi.

Oggi, intanto, le salme di Luca Bastiani e Anna Montanari, saranno restituite ai familiari. Graziella Fiorucci, che gestisce con Lucio Bastiani l’associazione Galiana Onlus, li ha salutati su Facebook con le parole di Tiziano Terzani: ''L'ultimo pezzo del cammino, quella scaletta che conduce sul tetto da cui si vede il mondo o sul quale ci si può distendere a diventare una nuvola, quel'ultimo pezzo va fatto a piedi, da soli''.





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