ANNO 14 n° 88
Sale a 38 il bilancio delle vittime
Il numero dei morti sembra destinato a salire. Si scava tra le macerie
24/08/2016 - 12:12

VITERBO – E’ salito a 38 al momento il bilancio dei morti accertati a seguito del sisma che ha colpito stanotte il Centro Italia. Fra questi, 11 nel Lazio di cui sei ad Accumoli e 5 ad Amatrice, in provincia di Rieti, e 11 nelle Marche, a Pescara del Tronto e Arquata (Ascoli Piceno). Vengono però segnalate molte persone sotto le macerie e il bilancio delle vittime è destinato a salire.

''Decine di vittime, tanti sotto le macerie, stiamo allestendo un luogo per le salme - dice infatti il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, distrutto dall’orrore generato dal sisma -. E' un dramma, metà paese non c'è più''. L'ospedale di Amatrice è inagibile: i feriti nelle barelle vengono curati anche in strada davanti al nosocomio. Le ambulanze stanno trasferendo i pazienti e i feriti a Rieti e in altre città. All'arrivo, provenendo dall'Aquila, il Ponte chiamato “A tre occhi” sopra il torrente Castellano è pericolante, si è affossato dopo il crollo di un muro sottostante. Già a 15 km da Amatrice, a Montereale (L'Aquila), la gente è scesa in strada. A 10 km sono visibili sugli edifici crepe e cadute di intonaco.

Situazione molto grave anche ad Accumoli, dove il bilancio è di 4 morti accertati e almeno 8 dispersi. Un uomo di 65 anni è stato estratto vivo dalle macerie di una delle abitazioni, secondo quanto riferiscono fonti sanitarie. Il recupero è avvenuto in un altro punto rispetto a quello dove si sta cercando la famiglia composta da una giovane coppia e due bambini. Sono 2500 gli sfollati, ha detto il sindaco di Accumoli, Stefano Petrucci, precisando che circa 2mila di essi sono villeggianti per la stagione estiva: 'Cercheremo di assisterli tutti ma è meglio se lasceranno il paese. La ferita de L'Aquila è ancora fresca e temiamo di essere dimenticati...' ha aggiunto il primo cittadino.

Due persone sono morte nel crollo della loro abitazione a Pescara del Tronto, una frazione di Arquata, vicina all'epicentro, pochi chilometri prima di Accumoli, provenendo dalla Ss4. Si tratterebbe di una coppia di anziani coniugi. Una bambina di pochi mesi, sembra nove, è stata invece estratta morta dalle macerie ad Arquata del Tronto. La bambina era nell'abitazione con i due genitori e sono stati estratti ancora vivi dalle macerie e portati in ospedale. Due bambini di 4 e 7 anni, fratellini, sono invece stati estratti vivi: si sono salvati in quanto la nonna, presso la quale erano ospiti, li ha infilati insieme a lei sotto al letto. La donna risponde da sotto le macerie. Tutta la frazione continua ad essere inaccessibile dalla statale. I volontari portano acqua e coperte.

Sono tre le scosse più forti che hanno colpito nella notte. Una di magnitudo 6 è stata registrata alle 3,36: l'epicentro era a 2 chilometri da Accumoli (Rieti) e 10 da Arquata del Tronto (Ascoli Piceno) ed Amatrice (Rieti), mentre l'ipocentro è stato a soli 4 km di profondità. Seconda e terza scossa sono state registrate alle 4:32 e 4:33: hanno avuto epicentro in prossimità di Norcia (Perugia), Castelsantangelo sul Nera (Macerata) e Arquata del Tronto (Ascoli Piceno). Gli ipocentri sono stati tra gli 8 e i 9 km. Questo terremoto 'è paragonabile, per intensità, a quello dell'Aquila anche se lo scenario è diverso', ha detto il capo del Dipartimento Protezione Civile Fabrizio Curcio.

Sul posto è intervenuta questa mattina anche una squadra di vigili del fuoco del comando provinciale di Viterbo, composta da 9 persone e 4 mezzi. Nella Tuscia, dove al momento non si registrano danni a persone e a edifici, da stamattina son in corso numerose operazioni di verifica sulle strutture da parte degli uomini del comando provinciale “Garofolo”. Non solo. Numerosi uomini appartenenti alle forze dell’ordine viterbesi sono stati aggregati alla colonna mobile dei soccorsi che sta operando nel Reatino.

Anche diversi professionisti medici, appartenenti a differenti distretti della Asl della Tuscia, hanno chiesto e ottenuto l’autorizzazione a partecipare ai soccorsi nelle aree colpite dal sisma.

Intanto nel Viterbese è scattata la maratona di solidarietà, in diverse forme, per raccogliere generi alimentari e di primaria necessità, ma anche sangue, da destinare ai terremotati. 





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