ANNO 14 n° 110
''S.Rosa: già in ritardo, al lavoro tutta l'estate''
Arena: ''Mio padre mi direbbe di vivere questa esperienza con passione e onestà''
26/06/2018 - 07:55

di Antimo Verde

VITERBO - ''Cosa mi direbbe mio padre? Di vivere questa esperienza con passione, trasparenza ed onestà. E di rimanere sempre me stesso''. Giovanni Arena commenta, a meno di 48 ore, il risultato del ballottaggio che lo ha visto trionfare sul filo di lana contro Chiara Frontini e incoronato nuovo sindaco di Viterbo.

Per il nuovo inquilino di Palazzo dei Priori e per tutta la maggioranza del centrodestra, passati i festeggiamenti per la vittoria, è già tempo di rimboccarsi le maniche. Il lavoro non manca. 

''Questa mattina (ieri, ndr) sono stato negli uffici e ho avuto un incontro informale con Michelini. Un po' di esperienza ce l'ho – dice il neosindaco Arena –, so benissimo il carico di problemi che andrò ad affrontare. C’è soddisfazione per questo risultato ma siamo consapevoli del compito gravoso e importante che abbiamo nei confronti dei viterbesi e della città''.

''Sarò in ufficio a luglio e agosto – continua – per rimettere in moto la macchina amministrativa e creare un 'clima ottimale' tra la parte politica e burocratica del Comune. È importante che ci sia serenità per iniziare a lavorare e a dare delle risposte nel più breve tempo possibile, anche perché ci troviamo ad affrontare Santa Rosa e siamo già in ritardo: dobbiamo intervenire sulla manutenzione stradale e sulla pulizia del centro storico per presentarci al Settembre Viterbese e al flusso di turisti nel migliore dei modi''.

Ha qualche ringraziamento da fare per questo risultato?

''Inizialmente ogni partito ha giocato la sua partita ma alla fine è stata trovata una sintesi sul mio nome, il ringraziamento va a tutti i responsabili delle forze della coalizione, compresa la lista civica, e ai parlamentari eletti del centrodestra. Per quanto mi riguarda, tengo a ringraziare il presidente Tajani, che ha sempre creduto in me, e ovviamente la squadra. Tutti i candidati, a cominciare da Elpidio Micci, hanno portato a casa centinaia di preferenze al primo turno. Al ballottaggio è stata un'altra partita: c'è stato un calo fisiologico di 400/500 voti e l'elettorato degli altri partiti è confluito verso la Frontini. Il centrodestra però ha tenuto e abbiamo vinto comunque''.

La sua candidatura è partita quasi un anno fa ma a pochi giorni dalla presentazione delle liste è sembrata in bilico. Ora che ha vinto lo può dire: c'è stato un momento in cui ha pensato di mollare? 

''Ho dovuto mantenere la tranquillità, una mia caratteristica. C'è stato qualche momento dove effettivamente la situazione si era esasperata. La Lega, dato il successo ottenuto alle Politiche, aveva un po' forzato. Dopo un ragionamento complessivo, però, è stata fatta una scelta condivisa sulla mia candidatura, anche in virtù del mio radicamento sul territorio e per il modo in cui ho lavorato in questi anni''. 

Adesso c'è da formare il nuovo ''esecutivo''

''Abbiamo fatto una riunione stamattina (ieri, ndr) a mezzogiorno. C’è un clima positivo e collaborativo. A breve formeremo la giunta, c’è già un accordo in linea di massima. Riusciremo a trovare la quadra dando soddisfazione a tutti i partiti, compresa Fondazione''.

Il sindaco Michelini ha augurato al suo successore di essere ''libero dai  condizionamenti dei partiti e di non perdere mai il rapporto con la comunità che rappresenta''

''Se ha fatto queste dichiarazioni è perché ha vissuto queste cose sulla sua pelle. Non dimentichiamoci il periodo di stasi amministrativa dovuto ai contrasti politici interni alla maggioranza, ufficializzati in questa campagna elettorale in cui il PD si è presentato diviso. Penso che il suo sia un augurio convinto a non vivere certe situazioni. Devo dare atto che ad oggi non ho ricevuto particolari pressioni, sto cercando di chiudere la giunta al più presto e nella più completa autonomia''.

Che cosa direbbe il sindaco Salvatore Arena a suo figlio, il sindaco Giovanni? 

''Di vivere tutto questo con passione, trasparenza e onestà e di non perdere il contatto con la realtà. Fare il sindaco è un’esperienza bella, faticosa ed impegnativa ma bisogna rimanere sempre se stessi perché quando finirà non deve stravolgerti la vita, né in un senso né nell'altro''.





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