ANNO 14 n° 79
Rudy Guede è l'unico condannato per l'omicidio di Meredith
Il 23enne sta scontando la pena nel carcere di Mammagialla
05/10/2011 - 08:57

VITERBO - Rudy Guede, l’ivoriano rinchiuso nel carcere viterbese di Mammagialla, è l’unico condannato per l’omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher. Dopo oltre undici ore di camera di consiglio, lunedì sera (3 ottobre) è arrivata la sentenza d'appello su Amanda Knox e Raffaele Sollecito: sono stati assolti con formula piena dall'accusa di omicidio.

Al momento è solo un'ipotesi ma per Rudy Guede potrebbe aprirsi la strada verso una eventuale revisione del processo al termine del quale è stato definitivamente condannato a 16 anni di reclusione per lo stesso delitto. Condanna che sta scontando dal 2007 nel carcere di Viterbo. Al momento i difensori dell'ivoriano, Walter Biscotti e Nicodemo Gentile, non fanno alcun commento sulla sentenza nei confronti dei due ex fidanzati. Nei giorni scorsi, però, i legali avevano in qualche modo ipotizzato che sarebbe stato valutato un ricorso alla revisione in caso di loro assoluzione.

Guede è stato l'unico dei tre accusati dell'omicidio Kercher a scegliere il rito abbreviato. Condannato in primo grado a 30 anni di reclusione, a Guede la pena è stata ridotta a 16 anni in appello e confermata in Cassazione. Prima che il suo caso possa essere riesaminato, la sentenza a carico di Sollecito e della Knox dovrà comunque diventare definitiva. Dovranno essere poi esaminate le motivazioni per valutare se si sia creato un cosiddetto contrasto di giudicato.

Il 23enne, detenuto a Mammagialla da quasi tre anni, lo scorso luglio ha conseguito il diploma in scienze sociali presso l’istituto magistrale ‘’S. Rosa’’.

Proprio dal penitenziario viterbese, nel marzo del 2010, Mario Alessi, il muratore siciliano condannato per il delitto del piccolo Tommaso Onofri aveva sostenuto l’innocenza di Sollecito e Knox. Secondo Alessi, infatti, era stato proprio l’ivoriano durante l’ora d’aria a Mammagialla a fargli questa confidenza, poi smentita dallo stesso Guede.

Inizialmente sconosciuto agli investigatori, Guede fu identificato sulla base dell'impronta della sua mano insanguinata trovata sul cuscino accanto al corpo. Venne arrestato a Magonza in Germania, proprio nel giorno in cui veniva scarcerato Patrick Lumumba, il musicista congolese indicato agli investigatori da Amanda Knox ma poi risultato completamente estraneo al delitto. Guede ha sempre sostenuto di non aver ucciso Meredith Kercher. Ha però ammesso di essersi trovato in casa mentre la studentessa inglese veniva uccisa. In particolare, ha detto di essersi trovato in bagno, mentre due sconosciuti la uccidevano.





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