ANNO 14 n° 116
Rubarono 500 gomme,
a processo
Per due moldavi sarą rito abbreviato davanti al tribunale viterbese
19/02/2017 - 02:01

VITERBO – ''Chiediamo scusa per quello che abbiamo fatto.''. Delle spontanee dichiarazioni brevi e semplici, in un italiano incerto, quelle che i due uomini di origine moldava danno al giudice monocratico Giacomo Autizi. Su di loro, di 36 e 40 anni, le accuse di furto e ricettazione.

Lo scorso 10 dicembre, vennero colti in flagrante, mentre, all’interno di un grosso magazzino di vendita pneumatici a Vetralla, stavano caricando oltre 500 pneumatici su un furgone. Per un valore totale di 90 mila euro. Nonostante il loro tentativo di fuga per le campagne limitrofe, immediatamente vennero bloccati e arrestati dai carabinieri della stazione più vicina. A far scattare i controlli all’interno della rimessa, un primo episodio. A Capranica. Dove i carabinieri della compagnia di Ronciglione, durante un semplice posto di blocco, pochi minuti prima avevano notato e fermato un furgone, carico di pneumatici invernali per auto di grossa cilindrata. Risultati anch’essi rubati. Così come il mezzo.

Ora i due 40enni moldavi, su cui gravano già pesanti precedenti, dovranno rispondere nelle aula di giustizia, di furto e ricettazione: per uno dei due si sono aperte le porte del carcere dal giorno dell’arresto, mentre l’altro risulta essere a piede libero. Per loro sarà giudizio abbreviato, ciò significa che, in caso di condanna, potranno ottenere lo sconto di un terzo della pena.

Ma intanto il processo, che sarebbe dovuto andare a sentenza la scorsa settimana, fa una brusca frenata. Per entrambi gli imputati, infatti, sono presenti due distinti certificati di casellario. Un banale caso di omonimia, che però, non permette al giudice Autizi di stabilire con esattezza se si tratti davvero dei certificati e dei precedenti a carico dei due moldavi imputati.

Si dovrà tornare in aula, quindi, il prossimo 2 marzo per ascoltare i carabinieri che, quella notte, hanno eseguito l’arresto. Poi si potrà affrontare nuovamente la discussione.






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