VITERBO (A.S.M.B.) Presso il tribunale di Viterbo (giudice dr.ssa Elisabetta Massini) si è rapidamente concluso un processo per furto a carico di due giovani umbri che nella primavera del 2017 avevano tentato il furto di una vettura a Montefiascone.

Il ladruncolo, accompagnato dalla fidanzata, anch’essa imputata per lo stesso reato, si era accorto dell’esistenza in zona di una videosorveglianza per cui aveva avuto l’''accortezza'' di travisarsi il volto con un panno e camuffare anche un tatuaggio che era presente su una gamba. Non fu difficile per gli investigatori risalire a lui come autore del colpo perché proprio dal tatuaggio presente sulla gamba fu possibile senza dubbio accusarlo di furto.

Una volta contestatogli il fatto, il giovane confessò e fece ritrovare la vettura, una Mercedes.

Quindi, nonostante la sua difesa abbia cercato di sminuire la responsabilità per il furto per la ''ridicola capacità criminale'' dell’imputato, il giudice, con rito abbreviato, lo ha condannato alla pena di 6 mesi di reclusione e 180 euro di multa, mentre ha assolto la donna per non aver commesso il fatto. Nel dibattimento, infatti, proprio dalla registrazione della videosorveglianza, non era emersa con certezza la sua identificazione.