VITERBO – Ruba una moto 150 di cilindrata e decide di caricarla sul furgone per tornare verso il suo appartamento di Tuscania. Nascosta sotto diverse coperte e numerosi scatoloni, il ragazzo C.D., 20enne di origine rumena, deve aver pensato che passasse inosservata a possibili controlli delle forze dell’ordine.

Purtroppo per lui, così non è stato. Fermato il 16 novembre del 2013 sulla strada Piansanese, immediati sono scattati controlli più approfonditi da parte dei carabinieri. Prima i documenti di guida e del veicolo, poi l’ispezione del furgone e di tutto il suo carico.

Sono bastati pochi minuti, per scoprire, la moto nascosta sotto quelle coperte e quegli scatoloni: ‘’Abbiamo controllato ogni centimetro del mezzo: abbiamo trovato immediatamente la moto – ha spiegato in aula il maresciallo Foderini della compagnia di Tuscania – grazie ad un controllo incrociato con la centrale abbiamo verificato come quel motociclo fosse stato rubato pochi giorni prima a Roma. Esisteva anche una regolare denuncia di furto sporta dal proprietario’’.

Quello stesso proprietario di cui, l’odierno imputato C.D., avrebbe usato i dati anagrafici contenuti nella carta di circolazione della moto, per creare un documento d’identità falso, nel tentativo di allontanare da lui ogni futuro possibile sospetto.

‘’Quando abbiamo chiesto di visionare un documento – ha sottolineato il maresciallo – il ragazzo ci ha fornito una carta d’identità con la fotografia esatta del suo volto. Peccato che il nome riportato fosse quello della persona che aveva denunciato la scomparsa della moto.’’

Ecco perché, accanto alle accuse di furto ora dovrà rispondere anche di possesso e fabbricazione di documenti falsi. Si tornerà in aula, per la discussione, il prossimo 10 luglio.