ANNO 14 n° 109
Rotelli (FdI): ''La cooperazione volano di sviluppo del territorio''
''Fare sistema per crescere''
21/02/2018 - 11:03

VITERBO - Riceviamo e pubblichiamo da Mauro Rotelli, candidato alla Camera per Fratelli d’Italia - Viterbo:

Nei giorni scorsi ho ricevuto il documento che Legacoop Lazio Nord ha inviato ai candidati alle prossime elezioni politiche e oggi ho incontrato il responsabile del distretto Massimo Pelosi.

Prosegue, con lui, il ciclo di incontri con le realtà associative, sindacali e imprenditoriali del territorio con l’obiettivo di raccogliere idee, proposte e suggerimenti e di discutere delle idee e delle proposte che ho, a mia volta, posto alla base della mia candidatura.

Abbiamo così avuto modo di approfondire i temi che il documento di Legacoop evidenzia e che mi trovano d’accordo, a cominciare dall’esigenza di fare sistema per far crescere il nostro territorio.

C’è davvero bisogno di tutti, ognuno per il proprio ruolo e per le proprie competenze, ma con una visione comune da costruire sul terreno di un percorso concreto e praticabile, a partire dal tessuto delle piccole e medie imprese che costituisce l’asse portante dell’economia della Tuscia.

Così come ho trovato condivisibili le altre priorità evidenziate da Pelosi che vanno dalla valorizzazione del nostro patrimonio storico, culturale ed ambientale alla ridefinizione degli strumenti con cui realizzare un sistema di welfare al passo con i nostri tempi, passando dall’agroalimentare di qualità e da nuove e più puntuali politiche a difesa dell’ambiente.

Da parte mia, ho riproposto l’idea di lavorare al progetto ''Tuscia Connessa'' attraverso cui realizzare un nuovo approccio al tema delle infrastrutture in grado di integrare quelle tradizionali, strade e ferrovie, con un investimento altrettanto importante in quelle di Rete.

Dalla Rete, dalla capacità di condividere, passa il nostro futuro.

Dobbiamo, ed è stato l’auspicio comune, guardare avanti con fiducia, consapevoli delle grandi opportunità offerte da una ripresa economica di cui cominciano ad apprezzarsi i primi esiti, che possiamo pensare di cogliere solo con la capacità di immaginare innovazione.

Se alla Tuscia qualcosa è mancato in questi anni, è stata proprio la capacità di andare oltre l’ordinaria amministrazione e la mera gestione dell’esistente.

Abbiamo bisogno di altro: di guardare alle eccellenze locali (e non) e di pensare al futuro a partire da queste.






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