ANNO 14 n° 110
Rosa non ancora Santa, appello al Papa
Con il film sulla patrona di Viterbo si spera nell'intervento di Bergoglio
04/07/2017 - 07:25

VITERBO – (aml) Tre mesi di lavoro. Iniziate a fine febbraio, le riprese che raccontano la storia della vita di santa Rosa si sono concluse a fine maggio. Oltre 90 giorni di girato che ora il regista Luigi Avella sta visionando e selezionando per ottenere, in fase di montaggio, una narrazione avvincente e coinvolgente per il film che intende dare il giusto risalto al vissuto e agli episodi prodigiosi di cui la piccola Rosa è stata protagonista.

A parlarci della pellicola è un'entusiasta Rosanna De Marchi, scrittrice e presidente dell'associazione Santa Rosa da Viterbo, che ha anche firmato la sceneggiatura insieme ad Avella.

''Sarò parziale ma, secondo me, è un bel film perché racconta anche la storia di Viterbo, si inizia dagli albori da quando si costruisce il primo Castro. Due narratori, un uomo e una donna, accompagnano lo spettatore nelle varie fasi del periodo storico sino alla nascita e alla vita di Rosa che sin da bambina compie miracoli''.

La De Marchi nella foto è insieme a Lea Gobattoni che, nelle riprese, ricopre il ruolo della madre badessa.

La data di presentazione della pellicola non è ancora stata fissata ''forse prima delle feste di Santa Rosa, probabilmente nei locali della Fondazione Carivit a Valle Faul. Ma sarà presentata anche nei paesi di Vitorchiano, Soriano e degli altri che sono stati set di alcune scene''.

L'intenzione è anche di proporre, in versione Dvd, alcuni spezzoni del film – una sorta di trailer delle scene più significative - in vari luoghi di Viterbo contemporaneamente alla prevendita.

''Il ricavato della vendita dei Dvd sarà interamente devoluto per realizzare un'opera, da concordare con la madre superiora, per il santuario''.

Ma non è l'unica finalità del film. Rosa, riconosciuta a furor di popolo patrona di Viterbo, in realtà non è stata ancora dichiarata santa. Il processo di canonizzazione, avviato nel XV secolo, si era arenato. Nel 2009 l'allora madre superiora delle Clarisse fece presente la questione a papa Benedetto XVI durante la sua visita a Viterbo. Il pontefice fece eseguire da un suo collaboratore presso la Congregazione della dottrina per la fede una ricerca negli archivi vaticani. Ricerca che di concluse con un carteggio dall'esito positivo: nulla osta a che Rosa sia dichiarata santa. Le successive dimissioni di papa Ratzinger però di fatto hanno determinato un nuovo stop della pratica.

''Con questo film vogliamo arrivare al Vaticano per chiedere a papa Francesco il suo intervento affinché finalmente la santità di Rosa venga riconosciuta ufficialmente'' spiega la De Marchi che conclude: ''Siamo stati contattati da Cinema italiano quindi spero che la nostra pellicola sia proiettata oltre le mura di Viterbo e provincia. E per tutto il resto, ci rimettiamo a santa Rosa''.






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