ANNO 14 n° 88
Roma nord, pendolari: ‘’Una vergogna’’
Tra guasti e corse estive ridotte da 140 a meno di 80 aumentano i disagi
21/08/2013 - 04:00

VITERBO – I numeri dell’odissea dei viterbesi sono chiari: corse giornaliere ridotte da 140 a meno di 80. In pratica, contano i pendolari, due treni l’ora e, con l’avvio dell’orario iper-ridotto e con i treni saltati, spesso 1 solo treno l’ora.

Le vacanze sono già finite e si torna al lavoro con i problemi di sempre sulla rete regionale: ritardi, cancellazioni e disservizi. L’aria condizionata? E’ ancora un sogno. “Sui treni ci sono fino a 40 gradi”.

L’incubo “orario estivo”, dicevamo, ha avuto conseguenze disastrose ad esempio sulla tratta Roma-Civita Castellana-Viterbo (detta Roma Nord), “una delle più grandi vergogne” del trasporto pubblico italiano, secondo i pendolari, dove d'estate un treno su due viene cancellato e anche lunedì 19 agosto sono state soppresse 6 corse nella tratta urbana e 2 sulla extraurbana.

La linea regionale gestita dall’Atac, che trasporta lavoratori e studenti tra la Capitale e la Tuscia, spicca per il suo “soppressario”, la lista giornaliera e interminabile delle corse fantasma. Un elenco che solo il 19 agosto scorso ha fatto saltare treni in pieno orario di rientro dalle 19 alle 21. Tanto che a metà agosto il Comitato Pendolari Ferrovia Roma Nord - attraverso il suo portavoce Fabrizio Bonanni - ha presentato l'ennesimo esposto alla Procura di Roma, denunciando “le indegne condizioni di viaggio”. A complicare la vita ai pendolari, la scarsa informazione su treni diretti o indiretti, quelli che insomma fermano a ogni stazione o meno, e a volte sostituiti dalle navette bus: in pratica si trasforma una giornata di ordinario trasporto pubblico in un terno al lotto.

E sul social è uno sfogo continuo. “Un orario estivo impresentabile”, scrive sulla pagina Facebook del Comitato, Massimo C., che denuncia “soppressione di treni con buchi orari di due ore, un calvario estivo nonostante le presenze dei viaggiatori significative anche in questi mesi caldi”. Non migliora le cose la carenza di personale nelle sperdute stazioni del Viterbese dove può accadere anche l’impensabile.

In tanti fanno infine notare come - dato che ad agosto le corse sono ridotte - sarebbe auspicabile “una contestuale riduzione del costo dell’abbonamento”. “L’Atac è fuori legge quando tiene chiusi i finestrini dei propri mezzi senza aria condizionata?”, chiede un utente. E tra meno di 4 settimane si ricomincia: scuole aperte, ferie finite, assalto alla diligenza. Auguri.






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