ANNO 14 n° 114
Roccalvecce, niente feriti e danni alle abitazioni
Il sindaco annuncia una riunione in prefettura per l'emergenza incendi
22/06/2017 - 01:57

VITERBO - Allarme rientrato a Sant'Angelo di Roccalvecce dopo lo spaventoso incendio divampato ieri pomeriggio. Nessun danno agli edifici e nessun ferito, ma soltanto tanta paura per le 150 anime della piccola frazione, rientrate in serata nelle loro case dopo l'evacuazione di emergenza. I vigili del fuoco, fino a tarda notte, hanno spento gli ultimi focolai e sono rimasti per sicurezza in paese, insieme a due squadre della Protezione Civile e alla Croce Rossa, per tenere sotto controllo la situazione.

L'inferno è scoppiato verso le 14 quando alcune sterpaglie, per cause ancora da accertare, hanno iniziato a bruciare e le fiamme, complice il vento caldo, si sono propagate divorando la vegetazione circostante. In pochissimi minuti il fuoco, risalendo una scarpata, è arrivato a lambire le abitazioni vicine e il fumo ha inghiottito completamente la frazione (clicca QUI per vedere tutte le foto).

La situazione è apparsa grave fin dall'inizio ai vigili del fuoco, giunti sul posto con le squadre di Viterbo e Gradoli, che hanno richiesto alla sala operativa l'aiuto aereo, arrivato con due elicotteri della Regione Lazio e un Canadair. I velivoli, per tutto il pomeriggio, hanno solcato il cielo gettando ininterrottamente acqua sulle fiamme, assistendo i caschi rossi e i volontari a terra nelle operazioni di spegnimento.

Nel frattempo, quattro squadre della Protezione Civile, la polizia e la forestale dei carabinieri hanno attivato l'evacuazione di emergenza di tutti gli abitanti della frazione. Uomini, donne, bambini e anziani (la maggior parte), sono scesi per strada, spaventati per l'anomala situazione di pericolo. Sul posto gli operatori del 118 e la Croce Rossa per i soccorsi alla popolazione che, fortunatamente, non sono stati necessari.

Verso le 17 l'arrivo del sindaco Leonardo Michelini e del viceprefetto Grillo per il sopralluogo della frazione, distante 18 km dal capoluogo.

''Presto - dice il primo cittadino -, faremo una riunione insieme alla prefettura e ai soggetti interessati alla prevenzione, per richiamare tutti alla massima prudenza, che va dal non lasciare fuochi accesi al non tenere le sterpaglie secche vicino alle abitazioni. Sarà un'estate molto calda - sottolinea Michelini -, ogni giorno c'è un problema di incendi. Siamo a poco più di metà giugno e le erbe sono già tutte secche come se fosse agosto, una situazione veramente anomala. Per questo bisogna avere maggiore cura e responsabilità. Speriamo, soprattutto, che non ci siano atti dolosi: se alla siccità aggiungiamo il dolo - conclude - c'è da preoccuparsi. Quest'anno in particolare''.





Facebook Twitter Rss