ANNO 14 n° 88
Ristoranti in centro: crollano le presenze
Rispetto al 2017 flessione dal -15 al -30 percento. Le proposte dei due candidati
20/06/2018 - 06:42

VITERBO - (a.v.) Periodo nero per i ristoratori. Secondo uno studio condotto dalla Fipe - Federazione Italiana Pubblici Esercizi - , la clientela nei ristoranti italiani e calata nel primo trimestre dell'anno del 21% rispetto allo stesso periodo del 2017.

Un crollo vertiginoso che secondo l'associazione ha più di una spiegazione. Dall'aumento delle materie prime – vedi il costo del polpo, schizzato a un +8% – a quello degli esercizi, e quindi della concorrenza, con il numero di ristoranti che è cresciuto, nel periodo 2015-2018, in media del 65% in ogni città del Paese. A ciò si aggiunge il peso della pressione fiscale, vero e proprio macigno che grava sulle spalle degli esercenti.

A fare da contraltare, c'è il boom della ''foodmania''. Il cibo ormai impazza dappertutto: in tv, sui social e sul web. Di conseguenza anche nei supermercati si possono trovare tartare, sushi e sahimi già pronti da mangiare a casa, a prezzi decisamente inferiori rispetto a una cena al ristorante.

Viterbo, in tutto questo, segue il trend nazionale. A quanto risulta a Viterbonews24, le maggiori difficoltà per i ristoratori si riscontrano nel centro storico, dove il calo dei clienti, al giro di boa del 2018, varia da un -15 a un -30 percento rispetto allo scorso anno. Alle già citate criticità che sta affrontando tutto il settore della ristorazione, si aggiungono quelle endemiche del quartiere San Pellegrino.

Viterbonews24 ha chiesto ai due candidati che si affronteranno domenica al ballottaggio, Chiara Frontini (Viterbo2020 e Viterbo Cambia) e Giovanni Arena (Centrodestra Unito), gli interventi che metteranno in campo qualora venissero eletti alla guida della città.

''Il tema è semplice. Tutto il nostro programma di governo – spiega Chiara Frontini – si fonda sul fatto che i turisti si fermino a Viterbo 2,8 notti di media. Bisogna targettizzare la politica di marketing territoriale su l'aumento della permanenza e su un turismo di media/alta fascia. Questo porterà, sicuramente, a un possibile incremento di incassi per le attività enogastronomiche''.

''Dopodiché – continua – , vanno riportati i viterbesi a vivere il centro attraverso una serie di iniziative che destagionalizzino gli eventi culturali. Noi viviamo una sorta di 'bulimia estiva' e una totale assenza di manifestazioni durante il resto dell'anno. L'obiettivo è quello di rendere il centro storico non una quinta prospettica per qualcosa ma una destinazione e un prodotto turistico. Per quanto riguarda il ripopolamento, è chiaro che andranno fatte una serie di politiche di riqualificazione e di aumento dei servizi: nel nostro programma, ad esempio, c'è la creazione di parcheggi appositi per i residenti''.   

 ''Il punto principale per far riprendere il volano dell'economia – dice Giovanni Arena – è quello del percorso enogastronomico attraverso la valorizzazione dei prodotti tipici. Su questo cercheremo di sensibilizzare i ristoratori e tutti gli operatori del settore all'utilizzo dei prodotti locali. Sono convinto che attraverso la pubblicizzazione delle nostre eccellenze, che sicuramente verranno apprezzate dai turisti, si aumenterà anche il numero di clienti nei ristoranti''.

''Nel fine settimana, da quello che mi risulta, chi lavora di qualità ha il tutto esaurito. Il problema – prosegue – è negli altri giorni dove si lavora non tanto con i turisti ma con chi arriva per motivi lavorativi. Purtroppo a Viterbo non c'è questo flusso e i primi che ne risentono sono appunto i ristoratori. Dobbiamo cercare insieme a loro tutte le soluzioni affinché dalla provincia e non solo arrivi questo movimento in città in modo da aumentare, così, le presenze nei ristoranti''.






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