ANNO 14 n° 110
Risse durante le partite, Daspo per tutti
I provvedimenti sono stati ordinati dal Questore nei confronti dei responsabili
28/03/2017 - 13:40

VITERBO - Gli occhi della Questura sono puntati sui campionati di calcio giovanili e dilettantistici. Non sono passati inosservati, infatti, i recenti comportamenti violenti nell'ambito degli incontri sportivi, di due giocatori, un guardialinee ed un genitore che dovranno restare fuori dai campi di calcio per molto tempo.

I fatti hanno riguardato due distinti episodi. A febbraio, durante un incontro di calcio valevole per la categoria Allievi, è avvenuta un’animata discussione tra un giocatore ed un segnalinee. L’alterco ha attirato il padre del calciatore che, scavalcando la recinzione, è entrato nel rettangolo di gioco, arrivando quasi a contatto con l’arbitro, ma è stato fermato dall'intervento di altri giocatori. Il direttore di gara, a seguito dell'episodio, ha deciso quindi di sospendere la partita. Dopo un breve attività istruttoria della Digos, la divisione anticrimine della Questura ha disposto, con provvedimento del Questore, i Daspo e pertanto il segnalinee ed il genitore non potranno accedere agli impianti sportivi per due anni, mentre il calciatore per un anno.

Il secondo episodio è avvenuto al termine di una partita valevole per il campionato nazionale dilettanti di 3^ categoria. Un giocatore, espulso dal rettangolo di gioco, al termine dell’incontro di calcio, ha aggredito alle spalle il direttore di gara e solo grazie all’intervento dei Carabinieri si è riusciti ad evitare che la situazione degenerasse. Il calciatore, in questo caso, sottoposto a Daspo, dovrà restare fuori ai rettangoli di gioco per 3 anni.

La particolare determinazione da parte della Questura di Viterbo nell’applicazione dei Daspo è stata necessaria anche perché in entrambi gli incresciosi episodi sono stati coinvolti soggetti tesserati delle società sportive, i quali dovrebbero garantire un comportamento tale da poter essere preso d’esempio dai tifosi e trasformato in sano e pacifico sostegno per la propria squadra.

Il regolare svolgimento delle manifestazione sportive rappresenta l’obiettivo primario della polizia di Stato, nell’ottica della diffusione della cultura di partecipazione ad eventi sportivi secondo i principi cardine del ''rispetto dell’avversario'' e della ''non-violenza''.






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