ANNO 14 n° 89
Rissa alla festa
del vino, in due
a processo
Avrebbero tirato fuori delle armi
19/12/2016 - 06:46

VITERBO – Dovranno rispondere di rissa e lesioni i ragazzi coinvolti nella zuffa scoppiata durante la festa del vino di Vignanello del 2013. Centinaia di persone a ballare sotto il palco, giovani di tutte le età ad ascoltare musica e passeggiare in compagnia. Poi, all’improvviso intorno all’una di notte, le urla e le botte: una mischia da cui sarebbero volati calci e pugni. Intorno il vuoto.

‘’Ad un certo punto uno dei ragazzi è uscito dal gruppo, ho visto che teneva in mano un coltello a serramanico. La lama sarà stata lunga 6 e 7 centimetri. Mi sono immediatamente buttato su di lui per disarmarlo. Avrebbe potuto ferire tantissime persone, c’era una folla immensa attorno.’’. A parlare in aula, davanti al giudice Giacomo Autizi, è un poliziotto della squadra mobile viterbese che, quella sera di tre anni fa, si trovava alla festa vignanellese.

‘’Ero in borghese, non stavo di certo lavorando, ma ho fatto quello che chiunque avrebbe fatto e che il mio mestiere mi impone: sono riuscito a togliergli il coltello e ho chiamato i carabinieri’’, prosegue.

Sei le persone coinvolte nella rissa, di cui tre riconosciute immediatamente dalle forze dell’ordine: si tratterebbe di D.P. un ragazzo di origine venezuelana, con piccoli precedenti per droga, di un giovane albanese S.L. e di una ragazza, loro coetanea. A riportare lesioni, seppur lievi, solo S.L., difeso in aula dall’avvocato Mirko Bandiera.

Ora i due ventenni dovranno rispondere di rissa e lesioni: secondo l’accusa sarebbero stati loro ad innescare l’intera rissa. Si tornerà in aula il prossimo 18 settembre per ascoltare altri tre testimoni del pubblico ministero.






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