ANNO 14 n° 88
''Rischio incompatibilitą? Sono tranquillo, non ho questioni da risolvere'
Il ''caso Muroni'', relativo al crac Cev, potrebbe essere sollevato stamani
nel primo consiglio dell'era Arena
17/07/2018 - 06:45

di Annamaria Lupi

VITERBO – Questa mattina si alza il sipario sul nuovo parlamentino comunale guidato dal sindaco Giovanni Arena. La seduta, dedicata all'espletamento delle formalità di rito, dovrebbe avere uno svolgimento tranquillo. Ma in politica le sorprese possono essere sempre dietro l'angolo.

L'ordine del giorno prevede la convalida dei consiglieri sia quelli proclamati che i primi dei non eletti che subentrano a coloro che sono stati nominati assessori, a seguire il giuramento del primo cittadino e la presentazione del suo esecutivo. Poi si procederà all'elezione del presidente e del vice presidente del consiglio. Anche in questo caso, se tutto va come da accordi, la presidenza dovrebbe andare a Stefano Evangelista della Lega e probabilmente vice sarà Vittorio Galati dei Fratelli d'Italia.

In casa Forza Italia a subentrare al posto di Elpidio Micci e di Antonella Sberna, diventati assessori, saranno Paola Bugiotti e Paolo Muroni. E proprio su di lui il consiglio potrebbe trovarsi a dover affrontare una prima polemica. Non è detto che accada in questa prima seduta ma è probabile che qualcuno sollevi la questione del rischio incompatibilità a seguito del debito che Muroni avrebbe nei confronti del Comuni per il crac Cev.

Il consigliere non mostra la minima preoccupazione: ''Oggi c'è solo la conferma di quello che ha fatto la commissione elettorale. Poi se qualcuno solleverà il problema l'amministrazione dovrà attivare la procedura di incompatibilità e poi capiremo chi ha ragione e chi torto. Per dirimere queste cose ci vogliono i giudici. Da parte mia massima tranquillità di affrontare questa procedura, anche perché una diversa sarebbe illegittima. Io so di essere dalla parte del giusto e se quei soldi (100mila euro ndr.) non sono entrati nelle casse comunali non è per colpa mia. Casomai è l'assicurazione che li deve versare. Io non ho questioni da risolvere''.

E sarà sempre un'azzurra a gestire il debutto del nuovo consiglio: Isabella Lotti in qualità di consigliera anziana. In realtà, oltre a essere anagraficamente giovane e per la prima volta a Palazzo dei Priori, ricoprirà tale funzione per aver ricevuto il più alto numero di preferenze. Gli altri forzisti in consiglio sono Giulio Marini, Matteo Achilli e Fabrizio Purchiaroni.

La compagine di Fratelli d'Italia è composta da: Gianluca Grancini, Paolo Bianchini, Elisa Cepparotti, Vittorio Galati in odore di vice presidenza del consiglio, e poi Luigi Buzzi e Andrea Micci che subentrano agli assessori Laura Allegrini e Claudio Ubertini, e ancora l'assessore (esterno) Marco De Carolis.

Il partito di Salvini schiera, oltre ai due assessori Claudia Nunzi ed Enrico Contardo che ricopre anche la carica di vice sindaco: Stefano Caporossi, Ombretta Perlorca, Antonio Scardozzi, Ludovica Salcini a cui si aggiungono, subentrando ai nominati assessori, Valter Rinaldo Merli e Stefano Evangelista a cui dovrebbe andare la carica di presidente del consiglio.

Fondazione completa il gruppo delle forze di maggioranza. Due assessori, Paolo Barbieri e l'esterna Alessia Mancini, e due consiglieri: Gianmaria Santucci e Sergio Insogna che subentra a Barbieri.

I dodici dell'opposizione invece sono rappresentati: per Viterbo 2020, da Chiara Frontini, Alfonso Antoniozzi, Letizia Chiatti e Patrizia Notaristefano; per il Pd ritroviamo Luisa Ciambella, Alvaro Ricci e Martina Minchella; per i civici dem Francesco Serra, Lina Delle Monache e Patrizia Frittelli; per il M5s Massimo Erbetti e, infine, per Viva Viterbo Filippo Rossi. Il quale ha già ampiamente annunciato l'intenzione di dimettersi e oggi in aula avrà modo di comunicarlo ufficialmente e, conoscendo il suo temperamento vulcanico, probabilmente non si limiterà a una dichiarazione secca e stringata. Salvo sorprese al suo posto in consiglio approderà Giacomo Barelli.






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