ANNO 14 n° 116
Rimpasto, definita la nuova giunta
Lo schema di Michelini è ormai pronto, anche se ci saranno alcuni scontenti
28/05/2015 - 00:00

di Roberto Pomi

VITERBO - La matematica fa ballare la scacchiera del rimpasto. Per Leonardo Michelini la partita da chiudere è piuttosto complicata. La giunta a sette, indicata come la via da percorrere dal primo cittadino, rende difficili i conti. Lo schema che il numero uno di Palazzo dei Priori vuole far digerire ai suoi funziona così: 4 assessori al Pd e 3 in quota confederazione civica. Per gli appassionati di nomi la giunta che Michelini ha in mente è la seguente: Luisa Ciambella, Alvaro Ricci, Antonio Delli Iaconi, Alessandra Troncarelli, Andrea Vannini, Giacomo Barelli, Raffaella Saraconi.

Lo schema del sindaco prevede anche un cambio della guardia alla presidenza del consiglio: fuori Maria Rita De Alexandris e come new entry un rappresentante del gruppo “serra-panunziano”. L’intenzione di Michelini è anche quella di muovere il meno possibile le deleghe. Della serie “ognuno al suo posto”, con Troncarelli ai Servizi Sociali lasciati sgomberi dalle dimissioni di Fabrizio Fersini.

Tutto perfettamente in linea con la psicologia del primo cittadino, che in questi due anni ha dimostrato di gradire poco i grandi sconvolgimenti. La quadra andrebbe a cozzare con la voglia dei “serra-panunziani” di esprimere tre assessori, infischiandosene di avere la presidenza del consiglio. Cozzerebbe anche con la richiesta del tandem Moltoni-Insogna che non accettano di ragionare in termini di coalizione civica e ritengono che a Oltre le Mura, in virtù dell’importante contributo elettorale alla vittoria delle amministrative, spettino due assessori. Le altre forze sembrerebbero disposte ad accettare questa prospettiva. Anche in virtù delle compensazioni ottenute in Provincia con l’elezione di Maurizio Tofani e Livio Treta. Col cerino in mano Goffredo Taborri, ma alla fine lo stesso non sembra intenzionato a farne una guerra mondiale.





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