ANNO 14 n° 116
Rifiuti, la Tuscia va di nuovo
in soccorso di Roma
Il sindaco Arena: ''Capiamo lo stato di emergenza, ma la Regione ci tuteli''
13/12/2018 - 07:03

VITERBO – (S.C.) Emergenza rifiuti a Roma, Viterbo risponde presente. Dopo l’incendio che nei giorni scorsi ha distrutto il Tmb Salario, si complica la già difficile gestione della ''monnezza Capitale''. Così, prima che al Campidoglio la situazione sfugga completamente di mano, la sindaca Virginia Raggi si è affrettata lanciare il Mayday, a quanto pare immediatamente raccolto dalla città dei papi.

''Abbiamo dato la nostra disponibilità a ricevere circa 450 tonnellate a settimane’’ fanno sapere da Ecologia Viterbo, la società che controlla la discarica posta in località Le Fornaci. Nessuna certezza sulle tempistiche di questa operazione però: la prima cittadina romana ha chiesto aiuto alle città del Lazio e delle regioni confinanti per poter inviare i rifiuti fuori dal raccordo ''fino a che la situazione di emergenza non sarà superata''. Il piano messo a punto dalla cabina di regia controllata da Regione e Comune prevede l’utilizzo di impianti che già hanno trattato i rifiuti della Capitale, ossia i Tmb di Aprilia (250 tonnellate), Viterbo (100 tonnellate), Frosinone (200 tonnellate).

 

''L'impianto di Casale Bussi'' 

 

Nonostante si fosse già da tempo espresso negativamente in merito alla gestione dei rifiuti provenienti da Roma, anche il sindaco Arena non ha potuto negare l'aiuto della città di fronte allo stato di crisi in cui si trova in queste ore Ama a Roma. Arena ha però sottolineato come il Comune non accetterà passivamente questa posizione. ''E' chiaro che non possiamo sottrarci di fronte ad una emergenza come questa - ammette il primo cittadino viterbese -, ma purtroppo questa è una situazione difficile e che potrebbe ricapitare. Roma è da tempo in difficoltà,  mentre il Lazio non ha un piano rifiuti regionale: in questi casi si verifica un costante rimbalzo di responsabilità. Noi abbiamo dato la nostra disponibilità, ma visto che sicuramente questo comporterà una serie di disagi dal punto di vista ambientale, non esiterò a chiedere maggiori attenzioni, maggiore tutele e maggiori risorse alla Regione''.

Ma la storia insegna che sulla strada tra Viterbo e Roma ci sono già stati dei ''traffici di spazzatura'':già lo scorso anno infatti a Casale Bussi sono state ospitate circa 100 tonnellate per venire incontro ad una delle tante crisi di rifiuti che hanno coinvolto la città eterna negli ultimi anni. Inoltre, gli impianti delle due città sembrano essere accomunati anche dalla stessa sorte: un'incendio come quello che ha letteralmente mandato in fumo la struttura di trattamento meccanico e biologico sulla Salaria, ha riguardato – causando anche per Viterbo una serie di problemi - a giugno dello scorso anno il centro realizzato sulla Teverina.

Intanto è atteso per oggi a Roma l'incontro con tra il gruppo regionale capitolino e i parlamentari del Lazio di Forza Italia, con la presenza dei sindaci delle province di Latina, Frosinone e Viterbo. Il tema della conferenza stampa sarà - ovviamente - quello delle problematiche inerenti all'ulteriore conferimento di rifiuti nelle province laziali e della mancanza di un piano rifiuti a livello regionale.






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