ANNO 14 n° 111
Ricoverati a Belcolle altri tre ragazzini
Riscontrati sintomi sospetti su un 12enne, una 15enne e una bambina di 6 anni
Fuori pericolo la studentessa del Colasanti; Angelelli: ''Le scuole restano aperte''
25/02/2015 - 00:00

CIVITA CASTELLANA – La paura si sta diffondendo molto più della meningite nel circondario di Civita Castellana. Soprattutto dopo la morte di Luca Graziosi, il ragazzo di sedici anni residente a Castel Sant’Elia, attribuita appunto a una meningite fulminante, e al caso della studentessa 15enne di Civita Castellana, ricoverata ieri all’ospedale di Belcolle, alla quale è stata diagnosticata una meningite batterica.

Ad aumentare a dismisura l’allarme hanno ulteriormente contribuito altri tre casi dubbi che hanno riguardato una bambina di sei anni, un ragazzino di dodici e una 15enne. Tra le 16 e le 21,30 di ieri, sono stati accompagnati al pronto soccorso dell’ospedale Andosilla con sintomi più o meno analoghi: febbre alta, mal di testa, diarrea e altro. Da lì sono stati trasferiti a Belcolle per ulteriori accertamenti, poiché quei sintomi sono compatibili anche con la diagnosi di Meningite. 

Due di loro sono stati ricoverati nel reparto di pediatria: una scelta che porterebbe a escludere la meningite. La terza, nella tarda serata di ieri, era ancora sotto osservazione. Un altro indizio che, almeno in due casi, non dovrebbe trattarsi di meningite viene dal fatto che, alle 23 di ieri sera né il sindaco di Civita Castellana Gianluca Angelelli, né quello di Castel Sant’Elia Rodolfo Mazzolini, massimi responsabili della salute pubblica nei rispettivi comuni, avevano ricevuto alcuna comunicazione in merito.

Sempre ieri sera, è trapelata la notizia che la studentessa del Colasanti colpita da una sospetta meningite non verserebbe in pericolo di vita. La ragazza avrebbe contratto una forma di meningite purulenta, ovvero di origine batterica, anche se, dalle poche e frammentarie informazioni raccolte, ancora non sarebbe stato identificato il batterio da cui ha avuto origine. Si tratta di una forma particolare di meningite il cui contagio avviene solo attraverso un contatto molto stretto, per secrezione.

La studentessa è stata ricoverata lunedì notte, a meno di ventiquattrore dalla morte di Luca Graziosi, quasi coetaneo, di Castel Sant’Elia, stroncato domenica scorsa da quello che sembra essere un attacco di meningite fulminante. La ragazza, residente a Civita Castellana, frequenta la II A dell’istituto Colasanti. E’ stato lo stesso dirigente scolastico, Massimo Giuseppe Bonelli, dopo la segnalazione della Asl di Viterbo, a diramare un avviso sul sito della scuola rivolto a studenti e docenti, con il quale consiglia a tutti di sottoporsi a chemioprofilassi con l’uso di farmaci come il Ceftriaxone e la Ciprofloxacina. ''A tutti gli alunni dell’istituto e a tutto il personale docente – si legge nella nota -, che può essere venuto a contatto con la ragazza, il dirigente consiglia di consultare i propri medici curanti, per un parere in merito alla necessità o meno della chemioprofilassi”.

Subito dopo l’avviso pubblicato dal dirigente scolastico, il rischio di contrarre la meningite ha gettato tutti nel panico. Un allarmismo generale diffuso soprattutto tra i genitori degli studenti, preoccupati di un eventuale contagio e convinti della necessità di chiudere le scuole per evitare altri casi.

Le scuole invece resteranno aperte, è lo stesso sindaco di Civita Castellana Gianluca Angelelli a comunicarlo ai cittadini sul suo profilo Facebook: ''I medici mi hanno confermato che non c’è necessita di chiudere le scuole – scriva Angelelli -. Capisco le molte persone allarmate, ma credo che dovremmo affidarci ai normali protocolli medici adottati dalle Asl sul territorio nazionale in casi come questi. In particolare i medici hanno già individuato le persone da sottoporre a profilassi, mentre chi crede di aver bisogno di esservi sottoposto può rivolgersi alla Cittadella della salute, alla stanza numero 14, dove troverà personale medico in grado di aiutarlo. Nei prossimi giorni, quando questa brutta vicenda sarà conclusa, i medici della Asl si sono resi disponibile a venire a Civita Castellana, magari proprio a scuola, per spiegare a tutti, e in particolare ai ragazzi, cosa è avvenuto''. Dello stesso avviso il dirigente del Colasanti, Bonelli: “Ho parlato con gli alunni della mia scuola – spiega -, per evitare allarmismi, ho preso contatto anche i genitori, a cui ribadisco che i protocolli delle Asl non prevedono la chiusura delle scuole, in quanto il batterio è estremamente labile al di fuori del nostro organismo e non si trasmette attraverso l'aria''.

Ieri mattina Angelelli si è recato personalmente alla Asl di Viterbo per fare il punto della situazione e capire meglio cosa fare riguardo ai sospetti casi di meningite. ''I medici dirigenti del servizio Igiene pubblica – ricorda il primo cittadino – mi hanno riferito che la situazione non è allarmante. I casi di meningite, se confermati, non sono così infrequenti e si manifestano di solito o nei bambini o ancor più spesso negli adolescenti. Inoltre i due casi di questi giorni non dovrebbero essere correlati direttamente, si sono manifestati in forme molto diverse''.

La raccomandazione del sindaco è quella di mantenere la calma e di non drammatizzare, anche perché tutti i medici di base e i pediatri sono stati informati e messi nelle condizioni di intervenire in caso di necessità. ''Un ultimo pensiero – conclude Angelelli - va al ragazzo di Castel Sant'Elia e alla sua famiglia, cui va il mio abbraccio, e un grosso in bocca al lupo alla nostra ragazza ricoverata al Belcolle''.

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