ANNO 14 n° 88
Talete, ora decide
il Consiglio di Stato
Sul piede di guerra i sindaci dei Comuni che non hanno aderito alla partecipata
28/07/2016 - 19:04

MONTALTO DI CASTRO - Questa mattina, presso il palazzo comunale, si sono riuniti i sindaci che hanno deciso di continuare la loro battaglia per mantenere il diritto di gestire autonomamente il servizio idrico del loro territorio, senza dover subire il passaggio in Talete, della quale non condividono la gestione.

 In particolare i sindaci hanno deciso di impugnare dinanzi al Consiglio di Stato la sentenza del Tar che li obbligherebbe a cedere il servizio alla Talete, ed hanno contestato fortemente la volontà della società di aumentare ancora una volta le bollette ai cittadini e di privatizzare l'acqua pubblica.

È fissata per venerdì 29 luglio, presso la Provincia di Viterbo, la Conferenza dell'Ato, già andata deserta il 26 luglio scorso, presieduta dal Presidente Mauro Mazzola, il quale chiederà ai sindaci di approvare un ulteriore aumento delle tariffe e l'ingresso del socio privato Acea SpA in Talete, di fatto svendendo l'acqua pubblica in favore di imprenditori privati.

 ''Dai documenti inviati alle amministrazioni comunali appare evidente che la strada intrapresa dal Cda della Talete e dall'Ato sia quella di costringere i Comuni a cedergli il servizio e di favorire la privatizzazione dell'acqua pubblica, con ogni conseguenza negativa nei confronti dei cittadini che saranno costretti a pagare bollette sempre più care - dichiarano i sindaci -.

Non è un caso, infatti, che la convocazione è stata inspiegabilmente estesa anche alla società 'Città Metropolitana Roma Capitale', e che la partecipazione a questa assemblea porterà inevitabilmente un aumento del prezzo di acquisto dell'acqua da distribuire a tutti i cittadini. Per questi motivi chiediamo a tutte le amministrazioni comunali un'azione di buon senso disertando nuovamente l'assemblea del 29 luglio al fine di evitare di gravare ulteriormente sulle tasche delle famiglie''.






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