ANNO 14 n° 110
''Riavvicinare i cittadini all'Ue''
Questo l'obiettivo primario del presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani
25/02/2017 - 19:01

VITERBO – Austerità, crescita e immigrazione. Le tre sfide dell'Europa. Se ne è parlato nell'incontro organizzato dal Centro studi Moro con relatori d'eccezione: il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, l'europarlamentare Enrico Gasbarra, il deputato Giuseppe Fioroni. Ad ascoltarli, in un auditorium gremito, sono accorsi anche molti amministratori locali e rappresentanti politici di Pd e Forza Italia.

Fioroni apre i lavori salutando Tajani ''il primo presidente italiano del Parlamento Ue dopo Emilio Colombo. Una grande opportunità per il nostro Paese''. ''Questo il vero significato dell'incontro'' replica a chi aveva polemizzato leggendo l'appuntamento come un tentativo di inciucio.

Pone l'accento sull'unità di intenti per vedere ''l'Unione europea come un'occasione e non come una tagliola che ci vuole punire''. Per fare questo ''dobbiamo ritrovare la capacità di dialogare al di là degli schieramenti. E di questo devono farsi carico le forze moderate perché di urlatori ce ne sono molti, di costruttori di pace invece pochi''.

Per Enrico Gasbarra ''si sta perdendo il senso dell'Europa. I populismi la raccontano male''. Poi rivolgendosi al sindaco Michelini lo chiama Marini. Immediata la reazione ironica di Fioroni: ''Se li confondi, Marini cresce di dieci chili e Michelini si suicida''. Risata della sala. Gasbarra da politico navigato riprende il suo intervento assicurando tutto il suo sostegno a Tajani. Con l'invito a dialogare ''tra le due grandi famiglie europee altrimenti si rischia che le poltrone vuote, dopo la Brexit, aumentino''.

''Il mio obiettivo in questi due anni e mezzo di mandato – risponde il presidente del Parlamento europeo – è proprio quello di riavvicinare i cittadini all'Unione. Importante capire perché la gente si rivolge ai partiti populisti. Dobbiamo spiegare cosa facciamo a Bruxelles, la Ue appare a molti come un castello isolato in cui 30mila impiegati si occupano di questioni burocratiche e non dei problemi reali dei cittadini''.

Basta con i dissidi tra forze politiche perché ''il Parlamento europeo non è il terzo ramo di quello italiano. Se vogliamo dare risposte ai cittadini i rappresentanti italiani devono presentarsi con una strategia unitaria''.

Sull'immigrazione ''bisogna fare il contrario di ciò che dicono i populisti. No ai muri, occorre invece investire nei paesi del sud del mondo''.

''La sfida Ue è quella di saper guardare lontano, ai prossimi 20 anni, con politiche europee comuni e una propria sovranità''.

Sovranità di cui parla anche il sindaco Leonardo Michelini portando il saluto della città. ''Non dobbiamo restare ancorati all'Europa di 20 anni fa, occorre rivedere il modello di globalizzazione da adeguare al mantenimento delle nostre identità declinandolo in un progetto di unità condiviso''.






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