ANNO 14 n° 116
''Resteranno per sempre baschi azzurri''
Le toccanti parole di monsignor Santo Marcianò durante i funerali dei due ufficiali
25/01/2014 - 14:18

di Domenico Savino

VITERBO – ''Sono morti facendo il loro dovere, seguendo la loro passione. Li accomunava lo spirito di servizio per la missione che svolgevano di difesa della patria. L’amore li ha uniti nel momento della morte''. Con queste parole l'ordinario militare in Italia, monsignor Santo Marcianò ha introdotto l’omelia durante i funerali del Generale Giangiacomo Calligaris e del Tenente Paolo Lozzi morti dopo lo schianto dell’elicottero AB 206 durante un volo di addestramento. Un’omelia intensa in cui il presule ha sottolineato il grande amore e la grande passione per la vita militare di Calligaris e Lozzi. Quello stesso amore e quella stessa passione che dava loro la forza di servire la Patria: ''Quando si serve si è beati, felici, e questo è un insegnamento contenuto nel Vangelo'' ha proseguito monsignor Marciano che ha celebrato i funerali accanto al vescovo di Viterbo Lino Fumagalli.

Toccante la cerimonia nell’hangar Tucano dell’aeroporto Fabbri di Viterbo a cui hanno partecipato le più alte cariche dello Stato: il ministro della difesa Mario Mauro (che prima dei funerali ha voluto parlare personalmente con i familiari di Calligaris e Lozzi) in rappresentanza del Governo, il Capo di Stato Maggiore della Difesa Luigi Binelli Martinelli e quello dell’Esercito Claudio Graziani. E poi le istituzioni viterbesi, il prefetto Scolamiero, il questore Urti, il sindaco Michelini, il presidente della Provincia Meroi, il deputato Mazzoli, il presidente del consiglio comunale Rossi e alcuni consiglieri. L’hangar era gremito di baschi azzurri, quelli che fino all’ultimo hanno onorato il Generale Calligaris e il Tenente Lozzi (che sono stati promossi al grado superiore, rispettivamente Generale di corpo d’armata e Capitano).

Monsignor Marcianò ha voluto ricordare le qualità umane e professionali dei due ufficiali: ''Il Generale Calligaris era una persona seria e schietta che ha speso la sua vita a servizio della difesa. Il Tenente Paolo Lozzi era ben voluto da tutti, un ragazzo che era cosciente dei rischi a cui andava incontro. E lo aveva detto anche alla sua famiglia: 'Sappiate che sono un militare e sono pronto a morire''.

Al termine della cerimonia funebre hanno preso la parola il fratello del Generale Giangiacomo Calligaris ''Sei stato la nostra guida, un figlio, un padre, un fratello esemplare, ciao Giangi'', la figlia del comandante dell’Aves ''Sei il papà più figo del modo, mi hai insegnato la vita, sarai per me il mio Top Gun'', la compagna del Generale ''Mi dicevi sempre che volare era la cosa più bella del mondo dopo i figli, ti onorerò facendo crescere i tuoi cuccioli'', e i commilitoni di Paolo Lozzi che lo chiamano Capitano ''Sarà difficile dirti ciao, per noi è solo un arrivederci, arrivavi prima di tutti perché eri il migliore di tutti. Resterai per sempre un basco azzurro, non ti lasceremo andare via''.





Facebook Twitter Rss