ANNO 14 n° 115
''Restauro del mosaico, il Comune non l'ha detta tutta''
La denuncia del consigliere Iacobuzi
21/02/2018 - 09:27

VETRALLA - Riceviamo e pubblichiamo da Giulio Menegali Zelli Iacobuzi, consigliere comunale di Vetralla:

Nelle scorse settimane i giornali hanno pubblicato un comunicato stampa dell’amministrazione comunale di Vetralla, nel quale si dava notizia dell’avvio di un importante progetto relativo al mosaico di epoca romana, posizionato nel 1973 nel cortile della scuola dell’infanzia di Tre Croci da ''ignoti'' -a detta dell’amministrazione Coppari, che quando si tratta di patrimoni storici deturpati utilizza spesso questo termine, si ricordi il caso del lavatoio storico di via del Poggetto abbattuto qualche mese addietro. Nello stesso comunicato si specificava che un professionista locale, ''esperto in conservazione dei beni culturali'', si era ''reso disponibile ad effettuare lo studio storico-diagnostico propedeutico all’intervento conservativo del mosaico''.

Nulla di cui stupirsi, visto che la rivoluzione civica avviata dall’amministrazione Coppari può contare su una pletora di cittadini ''volenterosi'' disposti a mettersi al servizio della comunità a titolo gratuito. Almeno questo era il tono del comunicato (datato 25 gennaio), nel quale non veniva citato alcun compenso.

Ebbene l’addetto stampa del Comune di Vetralla aveva dimenticato evidentemente un dettaglio, ovvero che nella Delibera di assegnazione dei lavori, del 18 gennaio, gli stessi venivano quantificati con una formula piuttosto curiosa ''sentito il Dott. (omissis) specializzato in conservazione dei beni culturali, il quale si è dichiarato disponibile ad effettuare uno studio per un intervento diagnostico e conservativo, per il corrispettivo di euro 1850 più oneri fiscali'' (per un totale a carico del Comune quindi di 2347,28 euro).

Occorre specificare che dal punto di vista tecnico e giuridico l’affidamento diretto in oggetto è consentito, quindi i tecnici del Comune hanno operato in punta di diritto. Ciò che invece stupisce è l’iter politico. Pur confidando nella preparazione del professionista incaricato, pare irrituale che la Giunta Coppari non abbia dato incarico esplorativo ai responsabili del settore di raccogliere altri pareri, confrontare preventivi di spesa e valutare il progetto che sicuramente il professionista avrà stilato. Di questo iter infatti negli incartamenti non c’è traccia.

Ancora più curioso è il fatto che il suddetto professionista, in merito allo stato del mosaico, avesse inviato nei mesi scorsi al Comune una serie di missive in cui denunciava lo stato dello stesso. Missive che si sono susseguite a ritmo incalzante e alle quali ha fatto seguito l’affidamento dei lavori. Un iter singolare, come dire: a chiamata il Comune rispose.

Si tratta di una procedura singolare che la Giunta Coppari si assume la responsabilità di inaugurare e foriera di sviluppi grotteschi dal punto di vista amministrativo. Purtroppo l’approssimazione di questa amministrazione sta abituando i cittadini a queste e a ben più chiare prove della sua inadeguatezza.






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