ANNO 14 n° 111
Resta inspiegabile la morte di Edoardo
Gli investigatori cercano un movente al gesto del bambino di undici anni,
di Soriano nel Cimino, che si è impiccato con una cinta al letto a castello
27/05/2015 - 00:00

SORIANO NEL CIMINO – Non riescono a darsi pace i genitori di Edoardo, il bimbo di undici anni trovato impiccato dalla madre lunedì sera alle diciannove. Una morte tanto atroce quanto inspiegabile. I due giovani genitori continuano cercare un perché che, probabilmente non troveranno mai.

Stando al racconto fatto dalla madre ai carabinieri di Soriano nel Cimino, Edo (così chiamavano il bambino i genitori e i vicini di casa) è rimasto solo in casa non più di 40-45 minuti. Il tempo necessario alla donna di recarsi in paese per una commissione, in compagnia del figlio più piccolo. Quando è uscita Edo era intento a fare i compiti.

La loro villetta si trova in strada Frusta Romiti 95A, in contrata San Pietro, tra Soriano nel Cimino, Canepina e Vignanello, una vasta area cosparsa di abitazioni immerse nel verde e segnata da un labirinto di stradine vicinali. Il bambino, sempre stando al racconto della madre, non avrebbe avuto alcuna paura di rimanere solo in casa per brevi periodi. Capitava spesso.

Alle diciannove, quando la donna è rientrata, ha trovato il bambino nella sua cameretta, impiccato al suo letto a castello con una cinghia. Una scena raccapricciante. La giovane, disperata, ha tentato di rianimarlo e ha chiamato i soccorsi. L’elicottero ha avuto difficoltà ad individuare la casa e, soprattutto, a trovare un posto sicuro per atterrare. Gli operatori del 118 hanno fatto un estremo tentativo di rianimazione, ma non c’è stato nulla da fare, Edo era già morto.

I carabinieri del nucleo operativo insieme ai colleghi della stazione di Soriano nel Cimino, hanno compiuto un lungo sopralluogo e, su disposizione del pubblico ministero Chiara Capezzuto, hanno posto l’abitazione sotto sequestro. Poi hanno interrogato a lungo la mamma di Edoardo. Infine, hanno prelevato i libri e i quaderni del bambino per cercare un indizio, un’ipotesi da approfondire che possa dare una spiegazione a un gesto così estremo e rarissimo nei bambini di sotto i tredici anni.

Entro oggi dovrebbe essere eseguita l’autopsia sul corpo del bambino, anche se per gli investigatori il quadro sarebbe sufficientemente chiaro. Edoardo si è impiccato per una ragione oscura che ha portato per sempre con sé. Anche se non è del tutto escluso che si possa essere trattato di un gioco finito in tragedia.

La famiglia del bimbo avevano pochi rapporti con i sorianesi. Come detto, abitavano in una zona molto periferica e lavoravano entrambi a Viterbo, dove gestiscono un’impresa di progettazione di siti web. Per questo motivo, Edoardo e il fratellino frequentavano le scuole nel capoluogo.

''Il paese è costernato e incredulo – ha commentato commosso il sindaco di Soriano nel Cimino Fabio Menicacci – per la morte di un bambino di undici anni, oltretutto così atroce e incredibile''. Poi il sindaco rivolge il suo pensiero ai genitori: ''Esprimiamo vicinanza ai genitori – dice -, due ragazzi splenditi. La loro era una famiglia esemplare. Immagino il loro dolore inconsolabile. Non possiamo che augurare loro di trovare un po’ di consolazione''.

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