ANNO 14 n° 110
Respinte le istanze istruttorie, la delusione del collegio difensivo
21/06/2012 - 04:00

VITERBO - (ale.s) Alla vigilia del verdetto d’appello, gli avvocati difensori degli amanti diabolici non hanno alcuna intenzione di rilasciare commenti né dichiarazioni. “Dopo la doccia fredda della sentenza di primo grado (emessa il 13 maggio 2011 dalla Corte d’assise viterbese, ndr), preferiamo attendere la lettura del dispositivo”, hanno detto Enrico Valentini e Mario Rosati, legali di Paolo Esposito. “La nostra è stata una battaglia dura e appassionata che, tuttavia, pare non abbia sortito gli effetti sperati”.

Gli avvocati, in particolare, si riferiscono alle richieste istruttorie. “Confidavamo nell’accoglimento delle nostre istanze ma, a quanto pare, non sono state prese in considerazione. Eppure – hanno aggiunto – dagli accertamenti peritali svolti sulle tracce ematiche e sui tabulati telefonici si evincono contraddizioni fin troppo evidenti. Senza contare che da oltre tre anni stiamo parlando di due omicidi quando, in realtà, non sono mai stati trovati né i cadaveri né l’arma del delitto”. E, quanto al ricorso in Cassazione nel caso Esposito e l’amante cognata Ala Ceoban venissero condannati anche dai giudici di secondo grado, Valentini e Rosati preferiscono non pronunciarsi. “Vediamo cosa accade domani (oggi per i lettori, ndr), poi valuteremo se impugnare o meno la sentenza”.

 





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