ANNO 14 n° 116
Renzi chiama,
Michelini risponde nė
Il 27 ottobre a Roma la manifestazione dei sindaci per il sė voluta dal premier
17/10/2016 - 06:22

VITERBO - (e.c.) Tutto è iniziato ad agosto quando, complici i sondaggi che già allora davano in vantaggio il no al referendum, il ministro Graziano Delrio, tra i componenti del cerchio magico del premier Mateo Renzi, aveva inviato lettere a tutti i primi cittadini d'Italia per invitarli a schierarsi apertamente in favore del sì.

Apriti cielo. Da ogni parte sono spuntate come funghi polemiche, legittime per carità, sull'opportunità o meno per un primo cittadino di rappresentare una parte piuttosto che un'altra rispetto ad un tema tanto complesso quanto dibattuto quale la riforma costituzionale esaminata nei quesiti referendari, su cui la popolazione sarà chiamata ad esprimersi il prossimo 4 dicembre.

Polemiche che al capo del Governo non hanno fatto in verità né caldo né freddo, visto che sta pensando ad un comitato composto da circa 900 sindaci italiani favorevoli al sì, alla guida del quale l'ex primo cittadino di Firenze ha in mente di mettere il sindaco di Milano, suo fedelissimo, Giuseppe Sala. Il 27 ottobre una manifestazione a Roma di questi primi cittadini, invitati da Renzi a sostenere le riforme del Governo, darà il via al coordinamento per il sì. E delle polemiche chissenefrega.

Come risponderà Leonardo Michelini, sindaco di Viterbo, alla ''chiamata alle armi'' del premier? Nì. Almeno per il momento. 'Non ho ancora deciso, devo prima capire bene - spiega il primo cittadino del capoluogo della Tuscia -. Come privato cittadino ho anche firmato a favore del sì al referendum, ma penso anche che un sindaco, in quanto amministratore pubblico, dovrebbe restare super partes, non schierarsi. Prima di decidere se accettare l'invito di Renzi, devo capire bene di cosa si tratta'. 

C'è tempo fino al 4 dicembre per sciogliere i dubbi.






Facebook Twitter Rss