ANNO 14 n° 89
Recupero ex gazometro, finalmente è fatta
Giovedì l'ok definitivo in consiglio
22/07/2014 - 00:10

VITERBO – Incredibile ma vero: il recupero dell’area dell’ex gazometro a Valle Faul è giunto in dirittura d’arrivo. Manca solo l’ultimo passaggio, il via definitivo del consiglio comunale che, con tutta probabilità, arriverà dopodomani. Sta quindi per prendere il via un’operazione di cui si discetta da almeno cinque lustri. Se ne sono occupate, con alterne fortune, le amministrazioni Ascenzi, Marcoccia, Fioroni, Meroi, Gabbianelli e Marini.

Ieri, il progetto elaborato nove anni fa degli architetti Marco Andreoli e Gianni Cesarini e dell'ingegner Claudio Ciucciarelli, che nel corso degli anni ha subito una raffica di modifiche, ulteriormente emendato dalla Regione Lazio, ha ottenuto l’ok della commissione competente. Oltre ai rappresentanti della maggioranza hanno votato a favore anche i consiglieri d’opposizione. E non avrebbe potuto essere altrimenti, visto che il progetto ha superato il primo vaglio durante il travagliato “regno” del centrodestra.

Allo stato dell’arte è rimasto un solo ostacolo da superare: la Regione Lazio, in occasione dell’ultimo sì al progetto, ha suggerito a Palazzo dei Priori di ‘’battere cassa’’ nei confronti della proprietà dell’area. Il recupero dell'ex gazometro è infatti regolato dalle norme sui programmi integrati d'intervento, uno strumento urbanistico il cui fine è riqualificare il tessuto urbano, edilizio e ambientale e sono caratterizzati dal possibile concorso di finanziamenti sia pubbliche che privati. Nel caso di Valle Faul, l'intero onere è a carico dei privati che, in cambio del plus valore che conseguiranno, dovranno farsi carico del restauro di Porta Faul e di un tratto di mura, per una cifra di circa 220mila euro.

Secondo la Regione, e probabilmente anche secondo il consiglio comunale, la costruzione di una palazzina di forma rotonda al posto dell'attuale torre cilindrica in metallo, cioè di una cubatura adesso inesistente, dovrebbe aumentare sensibilmente l’onere a carico dei proprietari dell’area.

Ma come diventerà l’ex gazometro, una delle aree più degradate della città dopo gli interventi? Innanzi tutto sarà ristrutturato l’edificio principale, risalente agli inizi dell’Ottocento, del quale la Soprintendenza ha impedito l’abbattimento come prevedeva il progetto originario. Tutti gli altri volumi saranno invece accorpati in un unico edificio, simile, se non identico, a quello originale. Ci sarà poi la terza palazzina, quella cilindrica, per la quale la proprietà dovrebbe sborsare qualche decina di migliaia di euro in più, che sarà edificata al posto dell’attuale torre metallica. Quest’ultima struttura sarà collegata alla palazzina simil-originale con un passaggio aereo.

La sua destinazione è in parte top secret. Si sa che ospiterà la sede di Unindustria Viterbo, che lascerà la sede storica di via Fontanella del Suffragio. Si mormora anche dell’interessamento agli spazi di un altro ente. Interessamento che però risale a prima che se iniziasse a parlare di ''rottamazione'' dell’ente medesimo.






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