ANNO 14 n° 114
Ravera: ''Invitai Eco a Tuscania''
L'assessore regionale e scrittrice: ''Chiamai Umberto al festival della letteratura
breve, ma era impegnato col romanzo. Quest'anno seconda edizione''. Ma dove?
15/04/2016 - 17:56

(Lidia Ravera al suo arrivo all'Icult con Mauro Rotelli, Massimiliano Capo e Giulio Curti)

VITERBO – (An. Ar.) La scrittura ai tempi della rete, anzi più avanti ancora, ai tempi dei social. E chissà come verrebbe oggi Porci con le ali, il libro che ha reso famosa questa donna qui che oggi è anche assessore alla Cultura della Regione. Non chiedere, non rispondere. Ma Lidia Ravera sarà pure ''una ragazza del Novecento'', come Rossana Rossanda, e farà pure fatica a stare dietro all'evoluzione delle tecniche e dei mezzi, eppure si pone delle domande, qui a Medioera.

Qui tutte le immagini di Lidia Ravera a Medioera

E dice di non disdegnare neanche troppo la forma breve di scrittura imposta dai social, ''quella che invece faceva imbufalire Umberto Eco', e che me invece affascina, anche perché è una scrittura pubblica o semipubblica, non più quella forma privata che erano le vecchie lettere ad personam, con busta e francobollo''. Talmente affascinata, la Ravera, da farci sopra ujn festival, il festival della Letteratura breve, che si è tenuto per la prima volta a Tuscania, lo scorso luglio: ''Un posto meraviglioso. Invitai anche Eco, naturalmente – dice lei – ma declinò perché allora era impegnato a girare l'Europa per promuovere il suo romanzo. Comunque, il festival fu un successo, con gli acuti del concerto di Daniele Silvestri, Lella Costa che recitò il famoso monologo del telefono di Cocteau, e il grande Alessandro Bergonzoni''. Il festival si farà anche quest'anno, annuncia Ravera, ma a fine settembre, e non dice se ancora a Tuscania o altrove.

Il resto è tutto un riferimento alla scrittura, ai numeri di persone raggiunte dalla radio, centoventi anni fa, ai social di oggi. E ad una certezza: ''Oggi tutti scrivono, tutti sono scrittori magari a loro insaputa, magari sono convinti di parlare, invece scrivono. E questa una grande rivoluzione, che consegna a tutti una facoltà che prima era riservata soltanto agli addetti ai lavori, scrittori e giornalisti'', dice Ravera. Che anche per questo ha lanciato il portale Laziocreativo, on line da pochi giorni, che raccoglie e pubblica testi.

Ravera saluta e se ne va, sul palco di Icult salgono i prossimi ospiti del rocambolesco palinsesto di Medioera. In platea tanti giovani: spiccava l'assenza di qualche rappresentante dell'amministrazione comunale, evidentemente troppo affaccendato per venire a salutare – anche a livello istituzionale – un assessore regionale. La scrittura sarà pure breve, ma la mancanza di cortesia ha la coda lunga, lunghissima.





Facebook Twitter Rss