ANNO 14 n° 115
Rappuoli ammette ‘’Ho falsificato la ricetta’’
Ha aiutato la compagna ad abortire e gettato il feto, ora confessa
29/04/2017 - 02:00

VITERBO – ''Ho scritto io quella ricetta. Così come ho scritto il post-it su cui, inizialmente, avevo appuntato il nome del farmaco.’’. Arrivano quasi ad udienza conclusa, le spontanee dichiarazioni di Graziano Rappuoli, l’infermiere 56enne di Tuscania accusato di aver aiutato la compagna ad abortire e a disfarsi del feto di circa 28 settimana, gettandolo in un cassonetto. Oggi è alla sbarra con le accuse di omicidio volontario e occultamento di cadavere, mentre la donna, la 27enne Alina Elisabeta Ambrus, è già stata condannata a 10 anni di reclusione, nonostante sia da tempo ormai irreperibile.

Spontanee dichiarazioni, quelle dell’imputato, che arrivano a conclusione di un’udienza in cui, grazie ai primi testimoni del pubblico ministero Franco Pacifici, si sono ripercorsi i giorni precedenti al 2 maggio 2013, quando il feto venne ritrovato in un cassonetto in via Agostino Solieri, a San Faustino.

''Alcuni giorni prima, una signora straniera è venuta da me per acquistare una confezione di Cytotec da 200 milligrammi, il nome del farmaco era appuntato su un post-it a penna. Non potevo darglielo, quel medicinale ha bisogno di ricetta’’ ha spiegato in aula una commessa della farmacia di via Cairoli a cui la Ambrus si sarebbe rivolta. ''Così l’ho mandata via’’.

Ma poco dopo sarebbe tornata. ‘’Aveva una ricetta bianca, regolarmente compilata, così l’ho servita e mandata via’’ ha aggiunto una farmacista. Una ricetta falsa, compilata dal compagno infermiere all'insaputa del medico a cui avrebbe sottratto il timbro. 

Cytotec alla mano, la 27enne Ambrus avrebbe poi sfruttato un suo effetto collaterale, per mettere fine alla sua gravidanza: ''E’ un medicinale antiulcera, che può provocare contrazioni uterine e, quindi, se lo assume una persona in stato interessante può andare incontro ad aborto’’.

Ed è quello che probabilmente è accaduto il 2 maggio 2013, quando nel suo appartamento di San Faustino, la donna avrebbe dato alla luce naturalmente il feto e poi, con l’aiuto dell’infermiere se ne sarebbe sbarazzata.

Si tornerà in aula a fine estate, il prossimo 29 settembre.





Facebook Twitter Rss