ANNO 14 n° 110
''Quei cerchioni
spaccati sui treni
della Roma -Viterbo''
La denuncia del senatore Esposito
29/09/2016 - 06:24

ROMA – Si rischia un vero e proprio disastro, come quello recentemente avvenuto in Puglia. Le probabilità di un altro tremendo incidente, questa volta sulla linea ferroviaria Roma Nord, che collega la Capitale a Viterbo, sono molto alte, anzi altissime. Lo testimonia il duro attacco che il senatore Stefano Esposito, in quota Pd, ha sferrato nei confronti dell’Atac dalle colonne dell’Huffington Post in questi giorni.

Il senatore, da quanto si legge, è venuto in possesso di alcune foto che ritraggono cerchioni spaccati su un convoglio fermo: ''Guarda qua – dice Esposito nell’intervista sull’Huffington, mostrando alcune foto –, queste sono due ruote di un treno in esercizio sulla Roma - Viterbo. Li vedi? Questi due cerchioni d’acciaio dovrebbero essere indistruttibili. E invece sono rotti. Ora è evidente – prosegue - che quel treno che monta quelle ruote è fermo, vorrei ben vedere, ma la partita di cerchioni dello stesso tipo è montata su altri 11 treni della Roma-Viterbo. Sono treni funzionanti, ha capito? Non li hanno fermati. Una linea che peraltro, per il controllo della circolazione, mostra ancora il sistema del blocco telefonico, tristemente noto per l’incidente in Puglia''.

Da tempo immemore il comitato pendolari ferrovia Roma Nord lamenta disservizi e continue soppressioni di treni proprio su quella tratta, ogni giorno affollata da pendolari che da Viterbo si dirigono a Roma per lavoro. Secondo quanto si legge nell’intervista, Esposito è venuto in possesso delle foto in modo anonimo, ma dice di aver verificato la veridicità degli scatti, quindi punta il dito sull’Atac: ''Perché i vertici di Atac tengono nascoste queste informazioni? Perché quando tu hai una rottura come questa e la partita dei cerchioni riguarda 11 treni, la prima cosa che fai è fermare i treni. Li fermi e verifichi se c’è un difetto di fabbricazione. Sui treni vanno le persone, devi verificare se c’è un problema di sicurezza''.

Esposito annuncia poi la convocazione dei vertici dell’Ustif, struttura responsabile della sicurezza ferroviaria, l’assessore Meleo e i vertici di Atac in commissione al Senato. Il senatore chiede addirittura l’intervento del presidente Cantone, di procedere con un’ispezione sulle gare d’appalto che hanno permesso l’acquisto di quei cerchioni. Poi alza il tiro delle accuse, puntando il dito sull’attuale amministratore unico Fantasia e al precedente direttore generale Rettighieri, sostenendo: ''Erano informati? Che hanno fatto? Che provvedimenti hanno assunto? Chi non ha dato queste informazioni? l’Ustif è stata coinvolta? Faccio notare che è caduta una volta della metro A, e la Meleo parlava di semplici calcinacci. Ora i treni. La verità sulla sicurezza non può essere messa in discussione. Non puoi far finta di niente. Se c’è da fermare i treni si fermano''.

Una situazione che rischia di infiammare la politica romana in questo freddo autunno, ma che può portare a serie conseguenze dell’incolumità e sicurezza dei passeggeri della linea Roma – Viterbo, se non si interviene per tempo e se non si risolvono i problemi strutturali che la tratta ferroviaria si porta dietro da anni.






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