ANNO 14 n° 89
Quanto si gioca a Viterbo
17/03/2018 - 12:00

Il tema del gioco d'azzardo è sempre di attualità. In particolare per le problematiche legate alla ludopatia o se preferite GAP (acronimo di gioco d'azzardo patologico), patologie già gravi di per sé che poi sono direttamente correlate ad altri fenomeni drammatici come l'usura e la violenza domestica.

Ma quanto si gioca a Viterbo e nel Lazio? Decisamente non poco! La nostra regione è infatti in seconda posizione, dietro soltanto alla Lombardia, in fatto di slot machine. Le macchine automatiche ovviamente non rappresentano il fenomeno nella sua interezza visto che poi ci sono le scommesse sportive, le estrazioni del lotto, i gratta e vinci e poi tutto il fenomeno parallelo su Internet con casinò online e portali specializzati, ma di certo ci dà una chiara indicazione sulla portata della questione.

Veniamo a Viterbo dunque. In città la spesa pro capite nell'anno 2016 non è stata decisamente bassa visto che stiamo parlando di 1195 euro a testa nel corso di 365 giorni. Per avere un quadro della situazione, i cittadini censiti sono 67.488 con un reddito medio pari a 19.508 euro. Facendo un rapido conto dunque, in slot e videolottery sono finiti dunque poco più del 6% delle disponibilità annuali dei viterbesi ovviamente in medie. Cifre comunque importanti, pensando che ovviamente non tutti giocano con le macchine e quindi è facile comprendere come per qualcuno la percentuale sia a doppia cifra e ben più elevata.

Un dato che può console è che rispetto al 2015 il dato è in aumento ma soltanto di pochi euro, facendo dunque segnare una situazione stazionaria rispetto al fenomeno. Facendo un raffronto ravvicinato con le altre province laziali, scopriamo che rispetto a Latina e Rieti, i dati sono molto simili con Viterbo che si colloca in posizione mediana con Rieti leggermente al di sopra in fatto di spesa media per abitante e Latina leggermente sopra.

Molto più distanti invece le altre due province. A Frosinone nel 2016 ogni abitante ha speso la ragguardevole cifra di 1776 euro, dato per fortuna comunque in calo rispetto ai 2000 euro pro capite del 2015. Forse la cosa sorprenderà ma comunque la provincia laziale dove si gioca di meno è proprio quella di Roma, nonostante la città abbia il record assoluto di macchine installate ma ovviamente il dato è pesantemente influenzato da fatto che la capitale è anche la metropoli più popolata d'Italia ben al di sopra sia di Milano che di Napoli.

Un ultimo dato numerico dal 2016 riguarda le persone curate dalla malattia del gratta e vinci, della lotteria e delle slot nella regione Lazio. Sono stati 506 i pazienti che purtroppo però rappresentano soltanto la punta dell'iceberg. Riconoscere di avere un problema con il gioco d'azzardo è l'aspetto più difficile. Si cerca di minimizzare o si mente spudoratamente a sé stessi ed ovviamente anche ai familiari quando si entra in quel vortice e spirale. Tante sono le testimonianze a riguardo come quella di Mario Baldini in una intervista piuttosto intensa che ha rilasciato a Peter Gomez nel corso del programma La Confessione su Canale 9.






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