ANNO 14 n° 116
Quando Rapiti voleva ''ridisegnare una nuova comunitą'' a Vallerano
Il progetto da sindaco del dipendente Asl, ai domiciliari per concussione
22/09/2016 - 02:01

VALLERANO – Candidato sindaco a Vallerano con il progetto di ''promuovere velocemente un diverso e nuovo concetto di amministrare la cosa pubblica'' e ''ridisegnare il servizio per una comunità''. Così scriveva Bruno Rapiti, oggi agli arresti domiciliari con l’accusa di concussione, in un messaggio ai valleranesi prima di andare alle urne. Era il 2013 e in quattro si contendevano la tolda del comando: Maurizio Gregori, Ciro Polidori, Marco Manfredi e Rapiti appunto che, a capo della lista civica Vallerano in Movimento, ottenne 347 voti, contro gli 814 dell’attuale primo cittadino Gregori.

Settembre 2016, tre anni dopo: Rapiti, consigliere comunale di minoranza del Comune di Vallerano e dipendente Asl, viene arrestato in flagranza di reato dagli uomini delle fiamme gialle mentre intasca una mazzetta di mille euro nell’ufficio di medicina legale di Civita Castellana dove lavora. Le indagini della guardia di finanza sono scattate mesi fa a seguito della denuncia di un cittadino viterbese: Rapiti gli avrebbe chiesto una somma di 2mila euro perché andasse a buon fine una richiesta di invalidità per il proprio genitore, affetto da una grave malattia oncologica. Somma che la presunta vittima avrebbe dovuto versare in due tranche. Lunedì scorso la seconda, quindi il saldo. Peccato che ad attendere lo scambio di denaro ci fossero anche i finanzieri che hanno perciò arrestato il funzionario con l’accusa di concussione.

Ieri l’udienza di convalida dell’arresto di fronte al gip Stefano Pepe che ha confermato i domiciliari per Rapiti. Quest’ultimo, assistito dagli avvocati Serena Celestini del foro di Viterbo ed Emilio Battaglia di quello di Roma, si è avvalso della facoltà di non rispondere ma ha chiarito la sua posizione attraverso una dichiarazione spontanea. Ora i legali decideranno se impugnare o meno l’ordinanza di arresto.

A Vallerano, è ovvio, non si parla d’altro ma dal sindaco Gregori solo un secco ''no comment'' sull’arresto del suo concittadino che, come detto, ricopre il ruolo di consigliere dell’opposizione in Comune. ''Per il momento - spiega Gregori – la vicenda è relativa esclusivamente alla sua sfera personale. Non c’è stata alcuna interdizione dai pubblici uffici, dunque l’amministrazione non è tenuta a intervenire in merito''.





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