ANNO 14 n° 89
Quando la passione per la bellezza
si sposa con l'arte della scrittura
Maria Grazia Mantovani presenta il suo primo romanzo ''Il sangue di Afrodite''
30/06/2018 - 07:25

VITERBO - (MDL) Sa usare le mani come la penna, per produrre bellezza. Le mani sono il suo strumento di lavoro, la penna la sua passione. Maria Grazia Mantovani, che nella vita è titolare di un centro estetico, ha realizzato il suo sogno nel cassetto e ora presenta il suo primo romanzo ''Il sangue di Afrodite''.

''La passione per la scrittura – racconta Maria Grazia Mantovani – è nata con me. Il primo premio letterario, in realtà è stato un premio di poesia, l’ho ricevuto partecipando in terza media a un concorso a carattere nazionale. Nel tempo sono seguiti altri concorsi, altri riconoscimenti e anche qualche primo premio. Dalla poesia sono passata ai racconti. Alcuni pubblicati in varie collane. Questo romanzo, però, è la prima vera prova''.

Da cosa le è venuta la spinta a fare il ''salto di qualità''?

''Ho voluto mettermi alla prova: ero curiosa di testare il valore del mio romanzo. E così ho inviato il racconto a diverse case editrici e ho atteso le risposte. I primi feedback mi sono arrivati dalle case editrici ‘’a pagamento’’, quelle dove possono pubblicare tutti. Ma le ho scartate. Poi è arrivata la risposta di ''L’Erudita'', una casa editrice di tutto rispetto, costola della Giulio Perrone. Per me è stata una grande sorpresa oltre che un grande piacere e soddisfazione’’.

Lei ambienta il suo racconto in un centro estetico, quanto c’è di autobiografico?

''E’ stata Cinzia Tani, il mio ‘mentore’ a darmi l’idea di scrivere un libro intorno a qualche tema o soggetto di cui ho esperienza. Con lei ho frequentato un corso di scrittura a Roma e mi ha dato questo suggerimento. All’inizio l’idea non mi era piaciuta perché mi sembrava che l’estetica mi perseguitasse e invece Cinzia Dani aveva ragione. Ho imbastito la storia intorno al centro estetico. Molti spunti sono autobiografici e ci sono anche tanti elementi romanzati. Ci tengo comunque a sottolineare che i personaggi sono tutti di fantasia''.

Nel libro si parla anche di un susseguirsi di storie infelici…

''Il primo romanzo è stato un mio modo di confessarmi con il pubblico, di esprimere e comunicare ai lettori alcune cose. La scrittura mi ha aiutato a farlo, è stato lo strumento per arrivare agli altri, a chi legge''.

E l’estetica? L’estetica l’ha perseguitata?

''Mi perseguita sin dal tempo degli studi. E’ un lavoro che ho preso sul serio, che amo e odio, che mi ha dato la possibilità di stare a contatto con le persone e mi ha consentito anche di portare avanti la passione per la scrittura. Estetica e scrittura solo due fattori nella mia vita imprescindibili''.

''Il sangue di Afrodite'' verrà presentato questo pomeriggio alle 18,30 nella Galleria del teatro Caffeina.






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