ANNO 14 n° 111
Qualità garantita per l’ospitalità e l’artigianato a Marchio Tuscia Viterbese
Nuovi disciplinari per strutture ricettive, ristoranti e artigianato artistico
27/06/2012 - 16:29

VITERBO - Si consolida ed estende il legame tra prodotti di qualità e territorio grazie all’approvazione dei nuovi disciplinari in ambito ricettivo e artigianale del Marchio collettivo Tuscia Viterbese, istituto dalla Camera di Commercio di Viterbo per valorizzare e promuovere le eccellenze della provincia di Viterbo.

“Tipicità e qualità – dichiara Ferindo Palombella, presidente della Camera di Commercio di Viterbo – è il binomio che ha caratterizzato la nascita e l’evoluzione del Marchio Tuscia Viterbese che attualmente registra l’adesione di ben 182 aziende. Nel corso degli anni siamo riusciti a dare continuità a questo progetto con l’ampliamento della gamma di prodotti, l’evoluzione dei disciplinari, la verifica degli standard qualitativi, azioni di marketing e comunicazione. In questo modo stiamo contribuendo alla diffusione della cultura enogastronomica nella Tuscia e offerto alle imprese un valore aggiunto in ambito promozionale per elevare la loro capacità competitiva”.

In particolare i nuovi disciplinari recentemente approvati interessano ristoranti, agriturismo, alberghi e artigianato artistico.

I ristoranti per potersi fregiare del Marchio dalla “doppia T” debbono presentare un’offerta enogastronomica composta anche da piatti tipici del territorio, realizzati in parte con materie prime a Marchio Tuscia Viterbese accompagnata da una scelta di vini composta anche da etichette di provenienza locale sempre a Marchio Tuscia Viterbese, gli oli extravergine d’oliva da condimento, invece, devono essere esclusivamente DOP Tuscia o DOP Canino. Indicazioni queste che rafforzano l’intento di identificare nella ristorazione un canale per l’incremento della diffusione dei prodotti territoriali fregiati del Marchio e di tutti quelli contrassegnati da altri marchi d’origine come DOP, IGP, DOC e IGT.

L’acquisizione del Marchio Tuscia Viterbese per gli agriturismo è consentita se sono in grado di presentare un’offerta enogastronomica fortemente rappresentativa dei prodotti agroalimentari e tipici del territorio, se la struttura è in sintonia con il paesaggio agroforestale della zona e se viene offerta ai visitatori la divulgazione di informazioni relative alle diverse peculiarità locali come beni artistici, storici ed ambientali, eventi culturali, gastronomia e artigianato tipico.

Gli alberghi che possono essere ammessi al Marchio Tuscia, invece, devono essere in possesso di almeno tre stelle, disporre di punto informativo per i clienti dove diffondere materiale divulgativo sul territorio e sul Marchio, oltre a rispettare tutti quegli aspetti relativi all’identificazione e all’accessibilità della struttura, alla professionalità del personale e alla gestione dei reclami. Rilevante, tra le novità in ambito ricettivo, è l’istituzione di un sistema di verifica del gradimento da parte della clientela, che prevede di raccoglierne le eventuali osservazioni o proposte.

Le novità sui disciplinari del Marchio Tuscia Viterbese riguardano anche il settore dell’artigianato artistico, finora limitato alle sole ceramiche, con l’estensione delle produzioni realizzate con l’impiego di legno, metalli comuni, metalli pregiati, pietre preziose e pietre dure, purché già riconosciuti dal contrassegno di origine e qualità della Regione Lazio.

Si segnala, infine, l’ingresso di alcune imprese tra i licenziatari: per i prodotti caseari, “I Buonatavola” Sini (Nepi), Delrio Gianluca (Monterado-Bagnoregio), Fumoso Pietro (Paternocchio-Montefiascone); per i vini DOC e IGT, Azienda Agricola Ciucci (Orte); per i prodotti da forno e pasticceria, Mar.Pan. (Le Mosse-Canino); per le carni fresche e lavorate, Fratelli Stefanoni (Viterbo), Azienda Agricola Soletti (Canino); “Il re del suino” (Canino).

Le aziende interessate ad aderire al Marchio Tuscia Viterbese possono rivolgersi allo Sportello Marchio Tuscia Viterbese, in viale Trieste n. 127 – Viterbo (tel. 0761.324196) o consultare il sito www.tusciaviterbese.it.






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