VITERBO - La Provincia di Viterbo è in agitazione. Le recenti riforme pongono tutta una serie di problematiche legate alla riorganizzazione dell’ente, ma soprattutto introducono punti interrogativi abbastanza pesanti per i dipendenti. Per non parlare poi della difficilissima situazione del personale precario.

La situazione è complicata e oggi i sindacati si riuniscono per preparare appunto lo stato d’agitazione. Cgil, Cisl e Uil fanno i conti: per il 2015, la nuova situazione di legge dispone, è previsto un taglio delle risorse in bilancio per i servizi di circa il 70 per cento. Una mannaia che sottrae la bellezza di 8 milioni d’euro circa, sugli scarsi 12 milioni del 2014. Ma la domanda delle domande riguarda il personale: che succederà dal primo gennaio per quei dipendenti assegnati a funzioni che Palazzo Gentile deve trasferire alla Regione Lazio. Sottotesto: chi li pagherà?

Le Regioni infatti non si sono fatte ancora carico delle competenze che il governo gli trasferisce, togliendole appunto alle province. Si andrà a creare quindi, tra poco più di un mese, una sorta di limbo.

Ma le preoccupazioni più grandi riguardano i precari. Che ne sarà di loro? Il contratto che li riguarda scade il 31 dicembre. E poi? Il nervosismo dentro l’ente di via Saffi è alle stelle e l’incertezza per il futuro è l’unica certezza.