ANNO 14 n° 88
''Pronto a candidarmi
per le primarie''
200 persone e la vecchia guardia di FI all'incontro con Stefano Parisi
13/08/2016 - 20:18

di Eleonora Celestini

 

MONTALTO DI CASTRO - 'Se ci fossero le primarie del centrodestra lei si presenterebbe?'. La risposta, senza alcuna esitazione, alla domanda del giornalista Sergio Rizzo, è stata un netto 'Sì'. Una sorta di 'obbedisco' che il neo coordinatore nazionale di Forza Italia, Stefano Parisi, ha annunciato oggi pomeriggio all'incontro organizzato a Montalto Marina dal sindaco Sergio Caci e da altri esponenti locali di FI. 
Un incontro, condotto appunto dal giornalista Rizzo del Corriere della Sera, con il nuovo pupillo di Berlusconi a cui hanno partecipato circa 200 persone, che per essere il 13 agosto non è poi neanche tanto male. Presente tanta Forza Italia rispetto ad altre formazioni del centrodestra - c'erano solo i Fratelli d'Italia, assenti Lega e altri, seppur invitati - ma in sostanza l'esperimento montaltese messo in atto da Caci è stato un primo passo positivo di dialogo tra le diverse anime di uno schieramento che per vent'anni ha vinto tutto e che oggi è in difficoltà anche all'opposizione. Anche se la proposta liberal popolare di Parisi ha fatto storcere la bocca agli eredi di An. 
C'è, ad ascoltare Parisi, la Forza Italia istituzionale, con il vice coordinatore regionale Battistoni, i coordinatori provinciali Bacocco e Arena, il consigliere regionale Antonello Aurigemma. Ma c'è anche Giulio Marini, rientrato dalla montagna in tempo per l'incontro. E poi un nutrito gruppo di amministratori ed ex amministratori locali: Cianti, Pucci, Fraticelli, Bartolacci, Vita, Ambrosini, Urbanetti, Ciarlanti, Danti, Casini, Peroni, Milioni. E poi i Fratelli d'Italia Mantuano, Cataldi e Fedele. Il periodo clou delle ferie, del resto, non favorisce le presenze, ma poteva andare peggio. 
'Abbiamo strappato a Rizzo un pomeriggio delle sue vacanze - afferma Caci -. Viviamo una situazione politica confusa, Parisi ci è sembrato un raggio di luce per le sue prese di posizione importanti, molto precise e puntuali. Questo è un incontro per dare una direzione, oltre al referendum, liberal popolare. Quella stessa che fu motore della nascita di Forza Italia nel 1994. Liberal popolare significa stare vicino alle persone, i sindaci sono vicini alle persone, sono come soldati di un esercito che sta a Roma. Però noi vogliamo la vicinanza dei generali alla gente. Ecco perché questo incontro'.
Nei locali del centro servizi di Montalto Marina, mentre il dibattito con Parisi inizia si sente abbaiare forte un cane. 'Sarà dei 5 stelle' ironizza qualcuno. Ma in realtà il discorso sulla piattaforma liberal popolare non piace neanche ai FdI presenti in sala. 
L'intervista parte da lontano. Rizzo scava nel passato di Parisi, incentra il discorso sui cambiamenti di questi anni nella sua storia politica e amministrativa. Il nuovo coordinatore di FI parla a lungo della sua esperienza, dal socialismo di gioventù ('Lo ero trent'anni fa') fino a oggi ('Sono un laico riformista, il mondo è cambiato'). 'Il nostro è uno schieramento che ha mancato - ammette - e che deve capire che per riprendere i 10 milioni di voti persi negli ultimi 7/8 anni bisogna metterci persone non logore, oneste, che non urlino in televisione'. Praticamente una strage della classe dirigente azzurra attuale, come suggerisce Rizzo. 'Questo è un tema che non deve guardare al nostro interno - replica Parisi -, a me questo non interessa. Piuttosto mi interessa parlare all'opinione pubblica, non tra di noi'. 
Il discorso verte molto su Milano, dove per un pugno di voti Parisi ha perso la corsa a sindaco contro il candidato renziano Pd Sala. Si passa poi a temi di più di stretta attualità: immigrazione, occupazione abusiva delle case da parte degli immigrati soprattutto. 'Dire che i problemi non ci stanno genera e accentua l'idiosincrasia - chiarisce il nuovo coordinatore di FI -. Bisogna smettere di essere ipocriti e dare un limite ai problemi. Chi viene in Italia deve avere la volontà di essere italiano, di rispettare le regole e integrarsi'. Si entra poi nel vivo del dibattito, con il tema che ha fatto da filo conduttore all'incontro: la riforma costituzionale e il referendum. 'Non si corre rischio che, se passa il no, per un'altra riforma passeranno altri 20 anni?' chiede Rizzo. 'Questa è una riforma confusa - risponde -. Io sono favorevole ad un premier alto forte, ad un sistema proporzionale con un'alta soglia di accesso e ad una sola camera che abbia la facoltà di sfiduciare il governo. Non a caso la mia proposta è quella di abolire subito il Senato e dar vita ad un'assemblea costituente per le riforme, perché le riforme costutuzionali non si fanno con una sola parte. Sennò hai il paese spaccato in due come è ora'. 
Il resto dell'intervista tocca i temi cari al centrodestra da sempre: meno tasse, meno burocrazia, spesa sanitaria, Europa più rispettosa delle realtà nazionali. In chiusura, Rizzo fa a Parisi la domanda del secolo: che farà da grande? 'Darò il mio contributo di idee e di rinnovamento, anche di persone, a Forza Italia - conclude -. Il 16 e 17 settembre a Milano ho organizzato una conferenza programmatica, ma senza politici, con persone che vogliono impegnarsi ma che non andrebbero alle riunioni di partito. Ecco, voglio recuperare queste persone, ricostruendo le fondamenta di una proposta liberale popolare che sia alternativa alla sinistra'. 

MONTALTO DI CASTRO - 'Se ci fossero le primarie del centrodestra lei si presenterebbe?'. La risposta, senza alcuna esitazione, alla domanda del giornalista Sergio Rizzo, è stata un netto 'Sì'. Una sorta di 'obbedisco' che il neo coordinatore nazionale di Forza Italia, Stefano Parisi, ha annunciato oggi pomeriggio all'incontro organizzato a Montalto Marina dal sindaco Sergio Caci e da altri esponenti locali di FI. 

Un incontro, condotto appunto dal giornalista Rizzo del Corriere della Sera, con il nuovo pupillo di Berlusconi a cui hanno partecipato circa 200 persone, che per essere il 13 agosto non è poi neanche tanto male. Presente tanta Forza Italia rispetto ad altre formazioni del centrodestra - c'erano solo i Fratelli d'Italia, assenti Lega e altri, seppur invitati - ma in sostanza l'esperimento montaltese messo in atto da Caci è stato un primo passo positivo di dialogo tra le diverse anime di uno schieramento che per vent'anni ha vinto tutto e che oggi è in difficoltà anche all'opposizione. Anche se la proposta liberal popolare di Parisi ha fatto storcere la bocca agli eredi di An. 
C'è, ad ascoltare Parisi, la Forza Italia istituzionale, con il vice coordinatore regionale Battistoni, i coordinatori provinciale Bacocco e comunale del capoluogo Arena, il consigliere regionale Antonello Aurigemma. Ma c'è anche Giulio Marini, rientrato dalla montagna in tempo per l'incontro. E poi un nutrito gruppo di amministratori ed ex amministratori locali: Cianti, Pucci, Fraticelli, Bartolacci, Vita, Ambrosini, Urbanetti, Ciarlanti, Danti, Casini, Peroni, Milioni. E poi i Fratelli d'Italia Mantuano, Cataldi e Fedele. Il periodo clou delle ferie, del resto, non favorisce le presenze, ma poteva andare peggio. 

'Abbiamo strappato a Rizzo un pomeriggio delle sue vacanze - afferma Caci -. Viviamo una situazione politica confusa, Parisi ci è sembrato un raggio di luce per le sue prese di posizione importanti, molto precise e puntuali. Questo è un incontro per dare una direzione, oltre al referendum, liberal popolare. Quella stessa che fu motore della nascita di Forza Italia nel 1994. Liberal popolare significa stare vicino alle persone, i sindaci sono vicini alle persone, sono come soldati di un esercito che sta a Roma. Però noi vogliamo la vicinanza dei generali alla gente. Ecco perché questo incontro'.

Nei locali del centro servizi di Montalto Marina, mentre il dibattito con Parisi inizia si sente abbaiare forte un cane. 'Sarà dei 5 stelle' ironizza qualcuno. Ma in realtà il discorso sulla piattaforma liberal popolare non piace neanche ai FdI presenti in sala. 
L'intervista parte da lontano. Rizzo scava nel passato di Parisi, incentra il discorso sui cambiamenti di questi anni nella sua storia politica e amministrativa. Il nuovo coordinatore di FI parla a lungo della sua esperienza, dal socialismo di gioventù ('Lo ero trent'anni fa') fino a oggi ('Sono un laico riformista, il mondo è cambiato'). 'Il nostro è uno schieramento che ha mancato - ammette - e che deve capire che per riprendere i 10 milioni di voti persi negli ultimi 7/8 anni bisogna metterci persone non logore, oneste, che non urlino in televisione'. Praticamente una strage della classe dirigente azzurra attuale, come suggerisce Rizzo. 'Questo è un tema che non deve guardare al nostro interno - replica Parisi -, a me questo non interessa. Piuttosto mi interessa parlare all'opinione pubblica, non tra di noi'. 

Il discorso verte molto su Milano, dove per un pugno di voti Parisi ha perso la corsa a sindaco contro il candidato renziano Pd Sala. Si passa poi a temi di più di stretta attualità: immigrazione, occupazione abusiva delle case da parte degli immigrati soprattutto. 'Dire che i problemi non ci stanno genera e accentua l'idiosincrasia - chiarisce il nuovo coordinatore di FI -. Bisogna smettere di essere ipocriti e dare un limite ai problemi. Chi viene in Italia deve avere la volontà di essere italiano, di rispettare le regole e integrarsi'. Si entra poi nel vivo del dibattito, con il tema che ha fatto da filo conduttore all'incontro: la riforma costituzionale e il referendum. 'Non si corre rischio che, se passa il no, per un'altra riforma passeranno altri 20 anni?' chiede Rizzo. 'Questa è una riforma confusa - risponde -. Io sono favorevole ad un premier alto forte, ad un sistema proporzionale con un'alta soglia di accesso e ad una sola camera che abbia la facoltà di sfiduciare il governo. Non a caso la mia proposta è quella di abolire subito il Senato e dar vita ad un'assemblea costituente per le riforme, perché le riforme costutuzionali non si fanno con una sola parte. Sennò hai il paese spaccato in due come è ora'. 

Il resto dell'intervista tocca i temi cari al centrodestra da sempre: meno tasse, meno burocrazia, spesa sanitaria, Europa più rispettosa delle realtà nazionali. In chiusura, Rizzo fa a Parisi la domanda del secolo: che farà da grande? 'Darò il mio contributo di idee e di rinnovamento, anche di persone, a Forza Italia - conclude -. Il 16 e 17 settembre a Milano ho organizzato una conferenza programmatica, ma senza politici, con persone che vogliono impegnarsi ma che non andrebbero alle riunioni di partito. Ecco, voglio recuperare queste persone, ricostruendo le fondamenta di una proposta liberale popolare che sia alternativa alla sinistra'. 

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