ANNO 14 n° 79
Promotore finanziario finisce alla sbarra
E' accusato di aver truffato i risparmiatori per milioni, rinviato a giudizio
12/12/2018 - 01:44

NEPI – E’ stato rinviato a giudizio il promoter finanziario di Nepi accusato di truffa aggravata e accesso al sistema informatico. Per l’uomo, Angelo Soldarelli, all’epoca delle contestazioni “family banker” di Banca Mediolanum, ieri il gup di Roma, Clementina Forleo, ha disposto il processo.

Il promoter, secondo l’accusa, ha fatto credere ai risparmiatori di essere in grado di investire i loro soldi in azioni che avrebbero fruttato chissà quanti soldi. Titoli che in realtà non hanno fruttato nulla e che, anzi, nel corso dei giorni, si sono svalutati progressivamente.

Secondo quanto appurato il promotore finanziario investiva, tramite banca Medionalum, al 10% ma ai clienti diceva all’8% per tentare di tenere per sé il 2% con investimenti che però non hanno fruttato nulla. Per fare queste operazioni si serviva delle password e dei dati personali dei clienti. La truffa, protrattasi nel tempo, ammonterebbe a diversi milioni di euro.

Alcuni risparmiatori infatti, accortisi del bluff quando ormai i loro soldi si sono ''volatilizzati'', lo hanno denunciato. Il fascicolo aperto a Viterbo è finito alla Dda di Roma per la tipologia dei reati. Finora davanti al gup si sono costituiti parte civile una decina di risparmiatori assistiti dall’avvocato Ratano e dagli avvocati Matteo Moriggi e Andrea Danti. Gup che ha accolto la richiesta avanzata dai legali degli investitori truffati di considerare Banca Mediolanum, che si era costituita parte civile a sua volta, come responsabile civile.






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