ANNO 14 n° 110
Prioritą vaccinale agli operatori penitenziari ed ai detenuti
E' una scelta di buon senso, dichiara Porrello
08/01/2021 - 09:27

 

VITERBO - Dallo scoppio dell'emergenza sanitaria da Covid-19 ho seguito con particolare attenzione il quadro epidemiologico negli istituti penitenziari, anche in virtù del mio ruolo di Coordinatore degli Organi di garanzia regionali all'interno della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome. Alla luce delle tante notizie di focolai, delle evidenti criticità strutturali, delle condizioni di precarietà e del sovraffollamento delle carceri che non rende possibile il totale rispetto delle norme di limitazione di diffusione virale, ritengo necessario considerare l'ambiente carcerario come luogo di prioritaria attenzione nella programmazione vaccinale che il nostro Paese sta predisponendo. Condivido quindi pienamente la proposta avanzata dal Garante nazionale e da quelli regionali di attribuire priorità vaccinale agli operatori penitenziari ed ai detenuti una volta esaurita la fase che vede coinvolti medici, infermieri, ospiti ed operatori delle RSA. È una scelta di buon senso, che può impedire il ripetersi di situazioni particolarmente complesse, come quelle che da mesi coinvolgono detenuti ed operatori, ma è anche un dovere dello Stato garantire il fondamentale diritto alla salute di ogni persona, libera o detenuta, custodita o che custodisce.

 Lo dichiara Devid Porrello, Consigliere M5S Lazio e Vicepresidente del Consiglio Regionale






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