ANNO 14 n° 89
''Primieri, giù la maschera
perché ti ricandidi?''
L'ex sindaco Polo replica al leader di Idee chiare che torna in campo
14/04/2016 - 11:11

ORTE - Dall'ex sindaco di Orte Moreno Polo riceviamo e pubblichiamo:

E’ proprio vero al peggio non c’è mai fine. Leggendo l’intervista rilasciata a Viterbonews24 ho avuto, qualora ce ne fosse stato ancora bisogno, l’ulteriore conferma di chi e cosa sia Dino Primieri.

Dopo le dimissioni da sindaco, le cui ragioni ho spiegato pubblicamente negli ultimi due consigli comunali (che chiunque può andarsi a rivedere), avevo scelto la via del silenzio pur continuando a lavorare alla costruzione di quel progetto civico trasversale che aveva mosso i primi passi proprio durante la crisi.

Proposi allora di trovare una maggioranza di transizione che traghettasse il Comune verso le elezioni, evitando il commissariamento. Non era la ricerca di una nuova maggioranza ribaltonista, non un inciucio, ma un vero atto di responsabilità dell’intero consiglio verso la popolazione per un periodo di transizione che riducesse al minimo i tempi del commissariamento.

A differenza di Dino Primieri, il mio interesse, ieri come oggi, non era e non è quello di rimanere ''attaccato alla poltrona'' a tutti i costi, bensì quello di porre al centro dell’azione politico-amministrativa gli interessi della città di Orte e degli ortani.

Per questo proposi ''la giunta del sindaco'' sostenuta dai singoli consiglieri per portare la città, nel migliore dei modi e nell’interesse di tutti i cittadini, alle elezioni. Purtroppo prevalse chi preferì, per mero calcolo opportunistico, anteporre i propri interessi di parte a quelli della comunità.

E per questo che, assieme ai consiglieri che con me condivisero quella scelta di responsabilità, ho contribuito e contribuisco al progetto di Orizzonte Comune.

Il loquace Primieri oggi pone fine agli imbarazzanti silenzi degli ultimi consigli comunali per spiegare le ''nobili ragioni'' che lo spingono per la quarta volta a ricandidarsi.

Personalmente ho grande rispetto per le scelte di tutti.

Quello che non riesco a tollerare è l’ipocrisia e le falsità. Proprio non riesco a sopportarle!

Per questo ritengo necessario puntualizzare quanto detto da Dino Primieri nella suddetta intervista nei miei confronti. Mi ha accusato di aver istituito una ''struttura parallela di governo''. Io a differenza sua ho cercato di coinvolgere tutti (consiglieri e coordinamento politico)nella gestione dell’amministrazione. Per la prima volta a tutti i consiglieri sono state assegnate deleghe affinché ognuno fosse coinvolto in prima persona ed autonomamente. A conferma di ciò voglio ricordare l’esperienza dellaSpartan Race: ho dato carta bianca ai consiglieri interessati (in primo luogo la Lallini) che hanno gestito la cosa in piena autonomia coinvolgendomi solo per la parte istituzionale (conferenze stampa, riunioni con i commercianti, o per la firma degli atti necessari). Certo alla luce di quanto emerso poi (gestione dell’assegnazione degli spazi commerciali, del parcheggio a pagamento, della fornitura della birra, ecc..) sarebbe stato meglio fidarsi meno.

Per capire meglio le differenze con la sua gestione basterebbe sentire in merito consiglieri e assessori delle sue giunte che costantemente lamentavano il non coinvolgimento nelle decisioni . Eclatanti sono i casi della centrale Biogas (caduta su Bagnolo da Marte!), dei VelOK (per i quali siamo assurti alle cronache nazionali), della Casa Famiglia (lievitata nei volumi e nei costi; non si capisce a fronte di quali esigenze), delle tante incompiute (dal palazzetto ai palazzi ristrutturati nel centro storico alla strada di collegamento al parcheggio di Molignano) e per finire (visto che, come amava sostenere, ''con la cultura non si mangia'', l’immobilismo dopo la perdita del finanziamento per la ristrutturazione del cine-teatro Alberini con le conseguenze che tutti conoscono.

E’ chiaro che puntasse, per succedergli, ad un ''utile idiota'' manovrabile a suo piacimento per continuare a fare e disfare. Per questo ha distrutto il vecchio Quadrifoglio bruciando tutti i suoi ex assessori e consiglieri giudicati inidonei (chi perché troppo arrogante, chi perché poco affidabile nella gestione amministrativa, chi perché poco presente) alla sua successione. Sarebbe bello dicesse con chiarezza agli ortani, non a me ed agli altri che eravamo presenti, chi e con quali argomenti gli impedì di candidare il ''delfino'' che aveva individuato. La mia candidatura ha rappresentato l’unica possibilità di presentare la lista; ecco perché l’accettò! Almeno una cosa vera l’ha detta!

Certo con me non ha potuto fare e disfare come meglio credeva (almeno per quanto mi è stato possibile). Le tensioni sono nate da subito sulla gestione del personale (ho voluto reinserire nel processo lavorativo risorse marginalizzate da anni, riequilibrando ruoli e competenze, all’insegna del merito e non del pregiudizio) e sugli impianti sportivi (dove il mio obiettivo era quello di affidarne la gestione nel rispetto delle procedure e delle regole).

A proposito di questi ultimi, premesso che la scelta di affidarne la gestione fu ampiamente condivisa da tutta la coalizione, visto che era un punto del nostro programma, lo scontro vero fu sull’aver fatto un bando ad evidenza pubblica al posto del solito affidamento diretto (magari alla società sportiva il cui presidente era un ex assessore). Inoltre il buon Primieri mi aveva dato ampie rassicurazioni sulla loro agibilità, soprattutto sul palazzetto e sul polivalente di Petignano da lui realizzati. I fatti si sono poi incaricati di scoprire la verità: non solo mancavano le agibilità di tutti gli impianti ma, addirittura, non risultavano nemmeno accatastati e non era mai stata nominata la Commissione Pubblico Spettacolo, obbligatoria per autorizzarne l’apertura al pubblico durante le manifestazioni. Grazie al mio impegno, oggi queste criticità sono state superate!

E’ inutile continuare, credo sia chiaro quali siano state le reali ragioni della crisi e, soprattutto, quali siano quelle che lo spingono, per la quarta volta, a presentarsi come sindaco aderendo addirittura ad un’organizzazione politica Moderati e Riformisti dietro la quale tutti sanno, tranne lui, chi c’è.

E’ l’ennesima ''bucia'' che cerca di propinarci

Moreno Polo
(Ex sindaco del Comune di Orte)

P.S. Senza polemiche mi piacerebbe sapere cosa pensa il PD Ortano dello strano interesse dei vertici Viterbesi del Partito alla composizione della lista del Primieri (si dice che addirittura si facciano cene per convincere persone a candidarsi).






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