ANNO 14 n° 116
Primarie PD, Panunzi: ''Serve un'alta affluenza per riavvicinare la gente alla politica''
29/04/2017 - 14:19

VITERBO - ''Il tema vero di queste Primarie, penso che ormai lo abbiano capito tutti, è quello dell'affluenza: serve una partecipazione alta per far riavvicinare il Partito democratico ai cittadini, alla società civile. Non dobbiamo dimenticare che le elezioni di domani si svolgono all'interno di un partito unico, che deve tendere alla massima unità possibile. Solo un Pd forte e radicato può combattere i populismi nichilisti e dare una seria risposta ai tanti problemi dei cittadini''. Lo dice Enrico Panunzi, consigliere regionale Pd e capolista della mozione Orlando nella Tuscia.

''Nel 2007 (eletto Veltroni con il 75,8%) votarono in 3.554.169, nel 2009 (eletto Bersani con il 53,2%) votarono in 3.102.709, nel 2013 (eletto Renzi con il 67,55%) votarono in 2.814.881. Se questa volta raggiungere 1 milione di votanti è considerato un buon successo c'è da riflettere sull'indice di penetrazione del partito nella società e sulla sua capacità di ascolto dei cittadini. Non è importante un voto in più o uno in meno per diventare segretario, ma proprio la vicinanza o meno alle persone. L'unica arma che può combattere i populismi è infatti la politica dei fatti, quella che dà risposte, e non quella degli annunci, che invece i populismi contribuisce ad aumentare''.

''Da parte mia – continua Panunzi – ho girato e sto girando tantissimi centri del Viterbese e vedo un consenso crescente intorno alla mozione Orlando. C'è la richiesta di un Pd che sia il fulcro di un'alleanza di centrosinistra, anche pensando alla legge elettorale che si profila. In questo senso, già l'ho detto altre volte, non bisogna guardare troppo lontano: nel Lazio abbiamo l'esperienza Zingaretti, che mette insieme forze di centrosinistra con risultati eccellenti. All'iniziativa che abbiamo organizzato la scorsa settimana, alla quale hanno partecipato davvero tante persone, la domanda più pressante è stata proprio quella di un partito che sappia fare rete, che non sia visto come il bersaglio contro cui scagliarsi perché le cose vanno male. Il 4 dicembre con il voto sul referendum, in sostanza, è accaduto questo''.

''Ho scelto di chiudere questa mini campagna elettorale con i giovani di 'Generazione Y' – conclude Enrico Panunzi – ci incontreremo stasera in una piazza a San Pellegrino: ho visto tanto entusiasmo, si sono impegnati all'inverosimile, abbiamo il dovere di non tradire queste speranze''.






Facebook Twitter Rss