ANNO 14 n° 107
Prima Unione Civile a Viterbo: Massimiliano e Maurizio sposi
Michelini: ''La diversità è un valore e nessuno può sindacare o misurare l'amore''
20/10/2016 - 15:29

Riceviamo e pubblichiamo da Emanuela Dei

VITERBO  ''La diversità è un valore'' così Leonardo Michelini, sindaco di Viterbo, inizia il suo discorso prima di officiare la prima Unione Civile a Viterbo ''e nessuno può sindacare o misurare l’amore o l’affetto tra due persone, sia che siano eterosessuali, che omosessuali''.

Oggi Massimiliano di Gianpietro e Maurizio Rumori, il primo nato a Tivoli l’altro a a Roma e dal 2001 residenti a Viterbo, sono stati la prima coppia ad usufruire dell’istituto delle Unioni Civili nel nostro Comune. Uno restauratore e l’altro dipendente Ansa, giornalista, hanno finalmente coronato la loro unione che dura da più di venti anni.

Purtroppo solo il padre di Maurizio è presente alla cerimonia, ''mia madre l’ha mancata di un anno'' afferma Massimiliano sconsolato, ''peccato non averlo potuto fare prima questo matrimonio''.

Ma intorno a loro ci sono sorelle, amici, colleghi, insomma un’intera comunità che partecipa a questo giorno di gioia.

Ci sono voluti tanti anni e tante lotte per istituire questa nuova legge che permette alle persone dello stesso sesso di godere degli stessi diritti delle persone eterosessuali. A Viterbo, nel 2014, dopo una lunga lotta, era stato istituito il Registro delle Unioni Civili, più simbolico che pieno di diritti, aveva però, insieme a 300 comuni italiani, sottolineato un vuoto legislativo che doveva essere colmato.

Con le legge sulle Unioni Civili, ci sì è voluti dimenticare di tante copie che hanno figli e che formano una famiglia. La battaglia verso il matrimonio egualitario continua. Non esistono unioni di serie A o B. Questa legge è solamente un primo passo verso la normalizzazione.






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