ANNO 14 n° 110
Prestiti: per il pensionato è più facile
21/12/2017 - 00:30

 

Le banche hanno ricominciato a garantire ai loro clienti la possibilità di ottenere dei piccoli prestiti. La crisi economica sembra ormai essere una questione che riguarda il passato e ci consumi stanno cominciando a ripartire. I dati che riguardano il 2017 però mostrano una chiara tendenza: è più facile ottenere un prestito se si percepisce una pensione.

Perché i prestiti ai pensionati

Non è così evidente quale sia il motivo per il quale una persona giovane, con un lavoro a tempo indeterminato, abbia maggiori difficoltà ad ottenere un prestito rispetto ad un pensionato. La spiegazione è però abbastanza chiara ed è correlata alla crisi economica da cui ci stiamo ancora liberando. Per un istituto di credito una persona giovane, anche se con un buon lavoro a tempo indeterminato, risulta ancora oggi un cliente che può presentare dei rischi. Nel corso degli ultimi 10 anni infatti in Italia le persone che sono state licenziate e che sono disoccupate da tempo sono state in costante aumento. Per una banca prestare soldi ad una persona che può perdere il proprio lavoro è un rischio eccessivamente elevato, che non vale la pena di correre. Al contrario, un pensionato non può perdere il suo “stipendio” mensile, che gli è dovuto fino alla morte (anche oltre nel caso della pensione di reversibilità da saldare al coniuge sopravvissuto). Inoltre quando si stipula un contratto per un prestito si aggiunge anche un’assicurazione sulla vita: in caso di morte del contraente il prestito sarà l’assicurazione a saldare le restanti rate.

I prestiti INPS e cessione del quinto

Si deve anche ricordare che l’INPS ha assorbito l’INPDAP, l’ente che si occupava delle pensioni e degli stipendi dei dipendenti pubblici. L’INPS oggi si occupa dei prestiti ai pensionati e dipendenti pubblici, per i quali sono disponibili dei fondi, stanziati ogni quadrimestre. Questo tipo di piccoli finanziamenti possono essere richiesti anche presso alcune agenzie bancarie e sono garantiti e coperti totalmente dall’INPS, quindi sicuri al 100%. Chi ha un lavoro a tempo indeterminato può ottenere un finanziamento con maggiore certezza approfittando della Cessione del quinto, sistema creditizio garantito anche ai pensionati. In questo caso ci si impegna a trasferire un quinto del proprio assegno mensile all’istituto di credito, come rata per la restituzione del debito. La banca non corre rischi, in quanto ogni mese riceve il 20% dello stipendio del cliente direttamente dal datore di lavoro. Questi soldi in pratica non arrivano nelle mani del debitore, ma sono passati subito al creditore, senza possibilità di intercettarli. I prestiti con cessione del quinto possono essere ottenuti per cifre ben definite, in genere correlate all’entità dello stipendio mensile e al numero delle rate. Se il dipendente dovesse perdere il lavoro il debito è coperto dal suo TFR e volendo anche da un’assicurazione. Nel caso in cui la cessione del quinto sia richiesta da un pensionato, in caso di morte del cliente subentra un’0assicurazione per la copertura del restante debito, oppure può essere trasferito direttamente agli eredi, che termineranno di pagare le dovute rate.




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